«Aspettiamo notizie positive dal Milleproroghe, altrimenti ritocchi inevitabili»
L’AQUILA Una lettera inviata ai colleghi della giunta e ai dirigenti dei diversi settori per avere entro la fine della prossima settimana indicazioni su come rimodulare tasse e tariffe nel caso in cui il governo decida di non coprire i “buchi” in bilancio. Buchi riconducibili, in gran parte, al taglio operato sui trasferimenti delle risorse. L’iniziativa è dell’assessore al Bilancio Lelio De Santis, che invita tutti a mettere da parte le polemiche, ricordando «che le rimodulazioni delle tariffe verranno attuate nel rispetto delle fasce economicamente più deboli». «Siamo in attesa delle risposte del governo in merito ad alcuni punti tutt’altro che secondari», spiega De Santis. «A cominciare dalla partita legata agli errati conteggi degli introiti previsti per la Tasi e in particolare a quelli relativi alla case inagibili. Per i proprietari c’è l’esenzione del 50%, cosa che comporta per il Comune il mancato incasso di 2 milioni e 200mila euro. Ma il governo ha previsto la copertura di soli 500mila euro, cosicché siamo in attesa di capire se il correttivo richiesto verrà applicato. E poi c’è la questione dei 7 milioni e mezzo decurtati dal Fondo straordinario. È evidente che senza queste risorse bisognerà pensare a un piano B. Piano che, in tal caso, non potrà prescindere dall’aumento della tassazione e delle tariffe, salvaguardando però le famiglie disagiate». Da qui la previsione di portare al 2,5 per mille la Tasi. «Ma si tratta di un aumento quasi obbligato, considerato che nel resto della regione», aggiunge l’assessore, «la Tasi è al 3,3 per mille». C’è poi la Tari «il cui aumento dipenderà da quanti soldi riusciremo a recuperare da Roma. Se il governo farà la sua parte gli aquilani potranno stare tranquilli, perché nessuno vuole un bilancio di “lacrime e sangue”. Ora aspettiamo le indicazioni dei diversi settori, sapendo già che alcune tariffe dovranno subire dei ritocchi al rialzo visto che, per quel che concerne le spese, abbiamo ridotto tutto all’osso a cominciare da quelle di rappresentanza. Ma», spiega ancora De Santis, «non sarò io a decidere su quali settori intervenire. Dovranno essere gli assessori e i dirigenti a fare le loro proposte. Chiaramente, e su questo le indicazioni sono chiare, bisognerà tutelare le fasce deboli. Vedremo come il governo intende muoversi. Soluzioni potranno arrivare dal Milleproroghe, ma noi dovremo essere preparati a tutto, anche al peggio. In giunta ho già portato la bozza di bilancio, vedremo ora se sarà necessario andare avanti con il piano B».