Una donna sui trent’anni, con un alto livello di istruzione e occupata prevalentemente in attività intellettuali. È questo l’identikit del viaggiatore tipo che utilizza gli autobus per spostarsi sulla tratta Pescara-Roma. L’indagine è di Arco Consumatori, su un campione di oltre 500 passeggeri, per rilevare la qualità percepita del servizio di autolinee (Arpa, Di Fonzo, Di Febo e Capuani) su 24 corse, feriali e festive, coprendo pressoché tutti gli orari previsti dalle aziende. Secondo quanto emerso dall’indagine, il servizio è ritenuto «in generale di buona qualità e al di sopra della sufficienza». Un servizio che, si scopre, è utilizzato nel 56 per cento dei casi da donne, di età compresa fra i 21 e i 50 anni (68 per cento), e in possesso di una laurea (50 per cento) o di un diploma (43 per cento). Una fascia di utenti esigente, per la quale alcuni servizi prima considerati accessori diventano particolarmente importanti, come il collegamento wi-fi, le prese di ricarica per tablet e cellulari, giornali, minimo ristoro e magari maggiore comodità dei posti a sedere. E per avere queste comodità è disposta anche a pagare di più.
LAVORO E STUDIO
Il biglietto, fra l’altro, viene ancora acquistato prevalentemente nelle agenzie di viaggi (49 per cento) e o presso giornalai e biglietterie (27 per cento). La vendita diretta, quindi, è ancora la preferita, mentre on line comprano il ticket solo il 24 per cento degli utenti, ovvero un passeggero su quattro. Ma c’è un altro dato da non sottovalutare. Il servizio, dai dati forniti sulle residenze, sembra maggiormente utilizzato da Roma verso Pescara che non da Pescara verso Roma. Il 39 per cento dei passeggeri, infatti, è di Roma, mentre solo il 20 pescarese. Il collegamento viene prettamente utilizzato per motivi di lavoro (34 per cento) e studio (12 per cento), ma anche per turismo balneare o culturale (10 per cento). «Anche questo dato - dichiarano da Arco - suggerisce di approfondire il tema degli orari utili a favorire il turismo da e verso Roma, soprattutto nei periodi estivi e di week end, tenendo conto che ad esempio la fruizione degli spettacoli offerti da Roma e Pescara richiede un’offerta adeguata di orari utili per il ritorno, al momento assente». Inoltre, molti sono all’oscuro delle promozioni e preferiscono l’acquisto diretto di corsa semplice, perché non è facile prevedere o programmare il ritorno con gli attuali orari. «Occorre migliorare a Pescara - deduco, infine, da Arco -, la qualità del servizio a terra per servizi igienici spesso sporchi e privi di dotazioni e un’accoglienza alla biglietteria giudicata insufficiente e spesso poco professionale».