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Data: 24/02/2015
Testata giornalistica: Clickmobility
La crisi del tpl - Gtt licenzia con "scivolo" 150 impiegati e funzionari "Assumiamo più autisti". Un risparmio di 3 milioni per l'azienda di corso turati

Tra marzo e aprile ci saranno le prime uscite degli addetti Gtt. Una cura dimagrante già annunciata dall'azienda di trasporto pubblico di Torino e dall'amministratore unico Walter Ceresa all'inizio dell'anno, per riorganizzare la società di corso Turati, diminuire i costi (si stima un risparmio di 3 milioni) e far fronte ai tagli delle risorse pubbliche

Una sforbiciata che tocca quasi esclusivamente i colletti bianchi e i funzionari dell'azienda, per un totale di 150 persone, e non gli autisti. Un punto su cui i sindacati si sono divisi.

Da una parte Cgil, Cisle Uil, oltrea Ugl, che hanno detto "sì" all'intesa siglata con l'azienda, dall'altra la Faisa-Cisal, che vorrebbe vedere inseriti tra le categorie che beneficiano dell'accordo autisti, manovratori, operai e meccanici.


L'accordo prevede un'adesione su base volontaria. Chi dice «sì» verrà "licenziato" da Gtt e prenderà la nuova indennità di disoccupazione per 12 o 18 mesi: uno scivolo verso la pensione integrato da un incentivo dell'azienda che permetterà a ciascun dipendente messo in mobilità di percepire il suo stipendio netto, salario identico a quello che riceve oggi, fino a quando non riceverà l'assegno dall'Inps.



«Un bell'accordo- dice Salvatore Monaco della Faisa-Cisal - l'impostazione ci ha convinto, ma non lo abbiamo firmato perché si doveva tenere conto di tutti gli autisti e gli operai cui manca un anno o poco più alla pensione. C'è solo un impegno generico sulle assunzioni». Di tutt'altro parere Cgil, Cisl e Uil.



«È una buona intesa - sottolinea Claudio Furfaro della Cisl Trasporti accordo che aprirà la possibilità di affrontare il tema assunzioni con l'azienda». Anche Mauro Poggio della Cgil Trasporti condivide «gli elementi che sono emersi nella discussione con l'azienda». Ora l'intesa dovrà essere votata dalle Rsu di Gtt. Oggi l'azienda conta poco più di 4.900 addetti, di cui circa 2.200 autisti.


La società di corso Turati, che gestisce anche i parcheggi nelle strisce blu , spende 230 milioni l'anno per il personale su un bilancio di 460 milioni. La metà dei ricavi vanno in stipendi.



Quota non più sostenibile dopo il taglio dei contributi pubblici al trasporto pubblico, riduzione che proseguirà nei prossimi anni. Gtt, nel 2014, ha tagliato 30 milioni mettendo tutti i servizi a gara, comprese le polizze di assicurazioni dei mezzi.



Ma il taglio del costo del lavoro è ritenuto necessario perché, dicono, « permette di ridurre la quantità, eccessiva, di impiegati e di incrementare il numero di autisti, settore in sofferenza, dove la quota di straordinario si aggira intorno al 10 per cento».

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