Ore ad aspettare il bus che non arriva mai, pendolari stravolti sotto la pioggia. Lo scorso anno i romani hanno visto saltare 1500-2000 corse dei mezzi pubblici tra bus e tram. Quasi 14 mila i chilometri persi, non percorsi da quei torpedoni super affollati diventati una chimera per molti utenti dell’Atac.
E intanto le aggressioni a bordo dei mezzi, anche contro gli autisti, sono aumentate rispetto lo scorso anno. L’azienda municipalizzata in un dettagliato dossier elaborato dalla Direzione Qualità spiega che nel 2014 ci sono state 177 attacchi, contro i 120 dell’anno precedente. Aggressioni e atti vandalici che, secondo l’azienda, avrebbero anche inciso in modo consistente sul numero di corse saltate. Secondo i dati realizzati dalla Direzione qualità, sezione Analisi e Monitoraggio, sono 35 i casi di percosse al personale nel 2014, l’ultimo domenica alla stazione di Ostia Antica: l’addetto Atac ha richiamato un gruppo di giovanissimi che stavano lanciando sassi contro un treno ed è stato aggredito e costretto a un piccolo intervento per la rimozione di alcune schegge di vetro da un gluteo. Ma a rischiare sono stati soprattutto i passeggeri, per i 63 i lanci di oggetti contro le vetture, i 36 casi di ingiurie, e poi ancora i 18 episodi di molestia e i 16 di manacce. Tutti eventi che hanno allungato il numero delle corse perse e diminuito la distanza chilometrica offerta agli utenti.
LE AREE
Aggressioni e atti di vandalismo si sono verificati in periferia (è sufficiente ricordare i lanci di bottiglie contro i bus della linea 042 a Corcolle a settembre), ma anche in centro, proprio dove si concentra il maggior flusso di turisti e di conseguenza di borseggiatori pronti ad assediare gli stranieri. I dati raccolti vedono al primo posto come area più colpita da atti di vandalismo e aggressioni il XV municipio (Flaminio-Cassia-Saxa Rubra), e subito dopo, al secondo posto, il I (centro-Prati). A seguire ci sono i municipi X con 17 casi (Ostia-Acilia), VI (Tor Bella Monaca) e XI (Eur) con 16 eventi, IV (zona Tiburtina) e VIII (Ostiense, Tor Marancia, Garbatella) con 10 casi. I territori meno colpiti invece sono il III municipio (Monte Sacro) e il XIV (Monte Mario).
LE ATTESE
Molti anche gli incidenti che hanno coinvolti i mezzi Atac. Sulla linea 19 ad esempio si sono persi 672 chilometri e 32 corse, sulla 14 483 km e 213 corse, sulla 5 467 km per un totale di 213 corse.
Le aggressioni (percosse vere e proprie, ingiurie, minacce, lanci di oggetti contro i bus) avrebbero contribuito a rallentare il servizio facendo perdere oltre 2600 chilometri al servizio pubblico (le linee più colpite sono la 20 - persi 128 chilometri e 23 corse -, la 654 - 45 km e 8 corse - e la 128- 44 km e 18 corse). Ma è soprattutto la sosta selvaggia lungo i percorsi dedicati ai mezzi Atac a far saltare moltissime corse con oltre 8000 chilometri persi (in questi casi vittime delle doppie file sono stati soprattutto i bus delle linee 61, 19 e 654 e complessivamente si sono persi 1566 chilometri e 392 corse).
In periferia le linee a più alto rischio
Parte da Anagnina, attraversa la periferia est da Giardinetti, a Torre Nova, fino a Torre Angela e Tor Bella Monaca. È la 20 la linea Atac più pericolosa dove nel 2014 ci sono state più aggressioni con 23 corse saltate e 128 chilometri persi. Al secondo posto c’è un’altra linea che serve sempre la periferia est della capitale: si tratta della 654 che dal Quarto Miglio attraversa la zona delle Capannelle per poi arrivare a Cinecittà. I passeggeri del 654 hanno visto saltare 8 corse e perdere 128 chilometri di percorrenza di servizio. Sul podio al terzo posto c’è poi la linea 128 che serve il quartiere Magliana (44 chilometri persi e 18 corse saltate). Segue poi la linea 451 che da Cinecittà percorrendo la Palmiro Togliatti arriva fino a Ponte Mammolo: le corse perse dai romani sono state 14 e i chilometri non percorsi lasciando a piedi molti utenti sono stati 38.