L’AQUILA «I soldi ci sono e ancora una volta abbiamo dimostrato di saper mantenere gli impegni presi con la città. La ricostruzione può contare su un budget certo e consistente e ora la priorità va data alle frazioni. Ci aspettiamo che il lavoro del nuovo coordinatore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila segua questa direzione». Il segretario comunale del Pd Stefano Albano ha aperto così la conferenza stampa convocata dai Democratici all’indomani dell’anticipazione, da parte del Cipe, di un miliardo e 126 milioni per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere. Accanto al segretario, la senatrice Stefania Pezzopane, il vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli, l’assessore comunale Pietro Di Stefano, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e i consiglieri comunali Stefano Palumbo e Alì Salem. Per Albano ora «c’è un quadro nuovo, ma naturalmente ciò non significa che abbiamo risolto tutti i nostri problemi. Ci sono ancora battaglie da fare, ma questi ultimi provvedimenti nonché la legge sulla ricostruzione, la legge regionale sull’Aquila capoluogo e il nuovo Prg che andremo ad adottare sono fondamentali per disegnare il futuro della città». La senatrice Pezzopane – dopo aver parlato di un «corto circuito» provocato dalle troppe poltrone della governance rimaste contemporaneamente vuote (a cominciare da quelle di Giovanni Legnini, Paolo Aielli e Aldo Mancurti) e dal ritardo con cui il governo ha proceduto alle sostituzioni – ha bollato come «patetiche le sfuriate dell’opposizione che gufa contro la città. Noi siamo diversi e da sempre impegnati per portare a casa risultati positivi. E le buone notizie in questi giorni non mancano. Oltre all’anticipazione dei fondi per la ricostruzione c’è anche l’esenzione, contenuta nel Milleproroghe delle sanzioni previste per lo sforamento del patto di Stabilità». Quindi la legge per la ricostruzione. «Ho appena inviato la bozza lasciata da Legnini alle categorie per vedere quali modifiche apportare. Ci sono delle cose che vanno cambiate perché possono provocare situazioni di impasse, aspetto le osservazioni poi manderemo tutto alla sottosegretaria De Micheli che verrà a confrontarsi con il territorio». «Capisco lo scetticismo, spero però che ogni dubbio sia stato spazzato via», ha detto Lolli, che ha poi ringraziato la De Micheli per l’importante lavoro svolto senza far proclami. «C’è il suo impegno a sbloccare altri fondi se nel corso dell’anno riusciremo a dimostrare di saper spendere bene le risorse stanziate». Anche Lolli ha, però, criticato i ritardi nella copertura dei «posti chiave» della governance, sottolineando che è ancora vuota la casella della Soprintendenza. Quindi la ricostruzione delle frazioni, mai partita nonostante il cronoprogramma votato dal consiglio comunale. Una priorità assoluta per il consigliere Palumbo, «visto che insieme all’asse centrale della città il cronoprogramma prevedeva l’avvio dei lavori nelle 13 frazioni più danneggiate dal sisma». Un problema imputabile per Di Stefano all’Usra (e al suo ex coordinatore) «che viaggiava per conto proprio. Ora serviranno più squadre al lavoro per le frazioni. I soldi ci sono, ma tutti gli ingranaggi dovranno funzionare all’unisono. Le idee sono chiare e ben comunicate al nuovo responsabile dell’Ufficio speciale».