PESCARA Irruzione pacifica ieri pomeriggio a Pescara di cittadini e rappresentanti (circa un centinaio) dei comitati contrari all'elettrodotto Villanova-Gissi (che trasporterà corrente alternata) nel corso della conferenza dei capigruppo del consiglio regionale che aveva convocato in audizione i vertici di Terna per illustrare i dettagli dell'opera. Momenti di tensione prima dell'ingresso nell'aula con i cori dei manifestanti che chiedevano a gran voce il confronto diretto e pubblico con i tecnici di Terna Rete Italia per ottenere delucidazioni ulteriori sui dettagli dell'opera. Con i cittadini, ricevuti dal governatore Luciano D'Alfonso e dai capigruppo, anche il sindaco di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci e il vice sindaco di Lanciano Pino Valente, due dei Comuni che non hanno sottoscritto l'accordo con Terna per il passaggio dell'elettrodotto. Assenti invece i rappresentanti di Terna, usciti dall'aula qualche minuto prima da un'altra porta. D'Alfonso ha garantito che darà incarico a Cristiana Gerardis, direttore generale della Regione, di approfondire la tematica anche dal punto di vista legale e amministrativo, di valutare l'ingresso della Regione a sostegno delle istanze presentate da cittadini e comitati contro Terna, ma di non avere la possibilità e gli strumenti per fermare i lavori già avviati, nonostante anch'egli si dichiari contrario come cittadino. «Tutto questo non sarebbe accaduto», dice Maria Paola Di Sebastiano del comitato No Terna, «se avessero ascoltato i cittadini. Adesso chi ci salva? Chi ci protegge? Noi rischiamo di saltare in aria, visto che a Filetto l'elettrodotto è vicino a due metanodotti». «Loro non creano energia, la trasportano», sottolinea Silvia Ferrante, «e dopo quest'opera l'energia verrà pagata tre volte di più». «Abbiamo sempre registrato il poco dialogo da parte di Terna», dice Valente, «l'elettrodotto avrà un impatto devastante su una delle zone più belle di Lanciano». Antonio Di Pasquale, tecnico incaricato da diverse famiglie contrarie a Terna, ha fatto luce su alcuni aspetti, ricordando che ci sarebbero sei procedimenti aperti contro Terna, 4 a Chieti, uno a Lanciano e uno a Pescara: «Hanno proposto accordi bonari alle persone interessate dal passaggio parlando di servitù e non di esproprio, calcolando il valore agricolo del terreno e non quello commerciale come da legge. A oggi sono aperti 41 cantieri senza che nessuno abbia verificato il rispetto delle prescrizioni. Nemmeno l'Arta l'ha fatto, non sapendo nemmeno l'ubicazione dei cantieri». Il consiglio ha approvato la risoluzione presentata da Sara Marcozzi, capogruppo M5S, che chiede alla Regione di verificare il rispetto di procedure e prescrizioni del progetto, per i lavori eseguiti fino a oggi. Attenzione viene anche richiesta sulle autorizzazioni per il vincolo idrogeologico e sulle prescrizioni della Via sulla centrale Turbogas di Gissi, oltre alla verifica del reale fabbisogno di energia elettrica, dato che il progetto si basa su una stima dei consumi risalente a diversi anni fa. Infine, si invita la società a ritirare le querele presentate nei confronti dei proprietari dei terreni. Terna ricorda che «l’iter autorizzativo per l’opera avviato da Abruzzo Energia nel dicembre 2009 si è concluso il 15 gennaio 2013 con il rilascio del decreto autorizzativo del ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il ministero dell’Ambiente. Tale autorizzazione è stata volturata a Terna il 4 marzo 2013. L’audizione è stata l’occasione per ricordare che Terna ha rispettato tutte le prescrizioni impartite dal ministero dell’Ambiente».