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Data: 03/03/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aeroporto, il Comune non molla la Xpress. Nel frattempo i voli di linea sono sempre fermi

«Nessuna preclusione nei confronti della Xpress». L’assessore con delega allo sviluppo dello Scalo, Emanuela Iorio si è detta molto sorpresa delle dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Musarella, presidente della società di gestione dello scalo dei Parchi. Lo stesso aveva detto a chiare note che la sua società si sarebbe occupata da ora in poi solo della gestione dell’aeroporto, ma non più della ricerca di compagnie aeree, «un compito - aveva detto - che tocca agli enti e non a noi».
LE DIFFICOLTÀ
«Forse Musarella quando ha rilasciato queste dichiarazioni era un po’ provato dalle mille difficoltà che in questo periodo si è trovato ad affrontare - ha continuato la Iorio -, ma vi assicuro che il dialogo fra il Comune e la Xpress è continuo. Si sta verificando la possibilità di dare un ruolo allo scalo che va oltre i voli di linea. Ad esempio un’importante fetta di mercato potrebbe essere offerta dal trasporto farmaci al servizio delle aziende del nostro polo farmaceutico, diventato ora un punto di eccellenza internazionale. Stiamo già lavorando in questa direzione».
L’ATTIVITÀ
Ogni ulteriore attività è legata comunque all’allargamento della pista e messa in sicurezza, interventi effettuati con il finanziamento di 2,8 milioni di fondi Fas. Stazione appaltante dell’intervento sarà il comune dell’Aquila e non il gestore dello ccalo come accade di solito in altri aeroporti italiani. La progettazione è stata già affidata martedì scorso attraverso un bando. Facile ipotizzare dunque che Musarella abbia considerato una sorta di sgarro la decisione del Comune di privare la sua società del ruolo di stazione appaltante. «Il fatto che la Xpress non abbia ottenuto il ruolo di stazione non significa che sia stata fatta fuori - ha spiegato la Iorio -. Prima di assumere questa decisione abbiamo dialogato con l’Unione europea che in principio aveva avuto perplessità sul fatto che i fondi potessero ledere il principio della libera concorrenza. Successivamente l’Ue ci ha fatto sapere che i Fas non sono aiuti di Stato dandoci la possibilità di andare avanti».
I FONDI
In ogni caso la gestione di questi fondi prevede collaborazione fra Comune e Xpress, anche perché tutto sarà pagato a rendicontazione. Da non sottovalutare il fatto che senza il via libera dell’Enac dentro lo scalo non si può spostare neanche un mattone». Insomma si è compreso che nessuna compagnia arriverà a breve nello scalo dei Parchi neanche in vista della bella stagione. Al massimo si potrà contare su qualche volo charter, ciò sempre in attesa che i benedetti lavori di allargamento della pista e messa in sicurezza con l’installazione di nuove strumentazioni, saranno portati a termine. Se ne parlerà tra un anno, forse. Come dire finora abbiamo scherzato? Anche il ruolo di Xpress e dunque dello scalo nel rilancio turistico del comprensorio è rinviato alla fine dei lavori. Se questi concetti erano già chiari lo scorso anno, non si comprende, alla luce di ciò, come sono da considerare le grandi manovre dello scorso anno con le compagnie approdate all’Aquila e l’istituzione del volo di linea L’Aquila-Milano e ritorno.

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