AVEZZANO L’autobus arriva a destinazione con un’ora e mezza di ritardo e scoppia la protesta dei pendolari. La situazione va avanti dall’altra mattina, quando gli autisti dell’Arpa, per protesta contro l’azienda, si sono rifiutati di lavorare nelle ore di straordinario. Si tratta delle ore che permettono di coprire le corse bis, e in questo caso quelle che dall’Aquila arrivano ad Avezzano. «Sono stata ripresa dal mio dirigente», commenta D.T., una pendolare che ogni mattina prende il bus dell’Arpa all’Aquila per arrivare entro le otto e mezza, a lavoro, ad Avezzano. «È una situazione insostenibile», continua, «anche perché non ci è stato spiegato fino a quando andrà avanti. Il pullman in cui abbiamo viaggiato alle 7.15 era strapieno di persone. In molti hanno viaggiato in piedi. Un’ingiustizia per chi regolarmente paga un abbonamento. Quando abbiamo chiesto spiegazione all’autista ci ha detto che il disagio potrebbe anche andare avanti per giorni». «Non abbiamo avuto comunicazione dagli autisti dell’inizio dello sciopero», spiega Aristide Ricci, responsabile dell’ufficio stampa dell’Arpa, «si tratta di una trattativa con l’azienda sulla gestione delle ore di straordinario. Per questo sono saltate le corse bis, coperte appunto dagli straordinari degli autisti. Domani (oggi per chi legge) l’azienda parteciperà a un incontro in Regione in cui si discuterà anche di questi temi. Speriamo che la trattativa con i sindacati vada a buon fine, in modo da eliminare ogni tipo di disagio agli utenti che scelgono ogni giorno di viaggiare con il servizio di trasporto pubblico».