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Pescara, 24/11/2024
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Data: 04/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
L’affondo di Sospiri e la vendetta di Febo. Sede dei trasporti: guerra di campanile tra il leader di Forza Italia e il candidato del centrosinistra

CHIETI L'affondo di Lorenzo Sospiri e la vendetta di Luigi Febo. Ha il sapore del gossip politico la guerra di campanile scoppiata sui social tra il leader pescarese di Forza Italia e il candidato sindaco teatino del centrosinistra. Il primo ha tentato di mettere lo sgambetto a Chieti e al governatore D’Alfonso, dando al secondo un eccezionale assist. «Pubblico un piccolo estratto dello statuto della nuova società unica dei trasporti regionale che fonde arpa- Gtm e Sangritana. Le sedi delle società? Chieti e Lanciano», scrive Sospiri indignato dall’esclusione di Pescara dove «la Gtm ha un immobile di proprietà ma non è stata considerata come opzione». Sospiri vuole perorare la causa pescarese ipotizzando, non tanto implicitamente, un “regalo” di D’Alfonso a Chieti: «La sede della nuova società dove paghiamo un affitto, quindi non dobbiamo risparmiare ma solo fare guerra a Pescara. Allora sarà guerra», tuona il forzista quasi scimmittando una minaccia stile Isis. E continua: «La sede deve andare dove abbiamo una proprietà ovvero dove risparmiamo perché non paghiamo un affitto, ovunque questo immobile sia», quindi a Pescara. Ma la guerra di campanile calata nello scenario delle elezioni teatine diventa un rigore che Febo tira a porta vuota ricordando lo scherzo di San Valentino quando sui suoi manifesti “I love Ch” comparve un “Pe”, e ora scrive: «La paura fa novanta. Oltre alle illazioni come sapete sono riusciti anche a imbrattare i miei manifesti accusandomi, in sostanza, che sarei lo strumento di D'Alfonso per fare gli interessi di Pescara. Io amerei Pescara e non Chieti. La verità, per fortuna, viene fuori. La Regione, il centrosinistra, ha stabilito che la sede della nuova società unica dei trasporti sarà a Chieti. Da chi viene l'attacco contro la nostra Città? Da un pescarese, dal capogruppo di Forza Italia in Regione, Lorenzo Sospiri, il capo di Febbo (quello con due b). Per fortuna manca poco!», firmato Luigi Febo.

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