Promettente cantante lirico, a 15 anni, si sarebbe anche dovuto esibire alla finale di Miss Italia nel 2013 a Jesolo, ma un investimento non solo gli aveva impedito di potersi esibire su un importante palcoscenico ma addirittura gli ha comportato una invalidità permanente del 12 per cento. È stata fissata a fine giugno l’udienza penale davanti al giudice di pace, relativa a un incidente stradale avvenuto nell’ottobre di due anni fa, lungo la Statale 80, nelle vicinanze del liceo musicale frequentato dal ragazzo, assistito dall’avvocato Maurizio Dionisio. Lo studente, al termine delle lezioni pomeridiane, aveva raggiunto la fermata dei pullman dell’Ama per tornare a casa.
IL GESTO
Dopo essersi avvicinato al ciglio della strada, aveva alzato il braccio sinistro per richiamare l’attenzione del conducente dell’autobus che proveniva dal lato opposto della carreggiata. Un gesto inutile tanto che il mezzo lo aveva travolto, scaraventandolo a diversi metri di distanza, facendogli perdere i sensi. Chi era alla guida dell’autobus, Elisabetta Sebastiani, 40 anni, dell’Aquila, non accorgendosi di quanto era accaduto aveva proseguito la marcia. A soccorrere il ferito, altri ragazzi presenti nelle vicinanze. Sul posto erano intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia per compiere i rilievi del caso.
I SOCCORSI
I medici del pronto soccorso erano stati costretti a rimediare alle profonde ferite lacero contuse, riportate nell’incidente, con 21 punti di sutura al volto. Il ragazzo aveva subito anche un intervento chirurgico al naso. I genitori, costituitisi parti civili, hanno chiesto un risarcimento non inferiore a 120 mila euro, non solo per le lesioni riportate ma anche perché lo studente era stato costretto a saltare le lezioni al liceo musicale di canto lirico con compromissione, sostengono i genitori, delle prospettive lavorative allo stesso corso collegate. Sul punto, proprio nella dichiarazione di costituzione di parte civile, i genitori dello studente ferito, hanno portato ad esempio come l’incidente stradale abbia impedito al giovane di partecipare come corista/solista, alla finale di Miss Italia che si teneva, quell’anno, a Jesolo. Nella vicenda la società Ama è stata citata quale responsabile civile ai fini risarcitori.