ROMA Entro lunedì prossimo i sostituti d’imposta dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate la certificazione unica (che sostituisce il vecchio Cud) dei propri dipendenti. Dopodiché il 730 precompilato prenderà vita e dal 15 aprile i contribuenti interessati lo avranno a disposizione nel proprio cassetto fiscale nell’area autenticata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo come funziona la novità, con due avvertenze: la dichiarazione precompilata è un’opzione in più per il contribuente, il quale se vuole può continuare a presentare il vecchio 730 o Unico; nella stragrande maggioranza dei casi occorrerà fare integrazioni.
LA PLATEA
Per il primo anno di sperimentazione il nuovo strumento avrà come destinatari circa 20 milioni di persone, ovvero coloro che nel 2014 hanno percepito redditi da pensione o di lavoro dipendente e assimilati e hanno presentato il 730 o Unico persone fisiche. Sono, invece, esclusi dalla precompilata i contribuenti titolari di partita Iva (con l’eccezione dei produttori agricoli in regime di esonero), i minorenni, le persone legalmente incapaci e quelle decedute. Niente precompilata anche per coloro che hanno presentato dichiarazioni correttive o integrative per le quali non si è ancora conclusa l’attività di controlli del fisco di liquidazione automatizzata.
Le dichiarazioni precompilate non saranno inviate a casa né per posta né per mail, ma saranno disponibili dal 15 aprile sul sito web delle Entrate. Da quel momento e fino al 10 novembre sarà il contribuente, se interessato, ad accedere attraverso il sito , dopo aver inserito apposito Pin, alla sua dichiarazione precompilata per visionarla, scaricarla e controllarla. In alternativa ci si può rivolgere ai Caf o ai professionista abilitati, dietro apposita delega.
COSA C’È DENTRO
Nella precompilata il contribuente troverà tutti i dati dell’anagrafe tributaria e della certificazione unica. Quindi i dati anagrafici, familiari a carico, i redditi da pensione, da lavoro dipendente (e assimilati), da fabbricati e da terreni. Ci saranno anche i dati relativi a interessi passivi di mutui; assicurazioni su vita, morte e contro gli infortuni; contributi previdenziali e assistenziali; contributi versati per domestici e badanti.
Attenzione però, in questo primo anno di sperimentazione molti (si stima sette su dieci) dovranno integrare la precompilata. Mancano infatti molti altri dati che danno luogo a detrazioni e deduzione, a cominciare dalle spese sanitarie, ma anche quelle relative a erogazioni a favore di Onlus, le spese di istruzione, quelle per ristrutturazione e risparmio energetico (salvo quelle derivanti dalla dichiarazione precedente), e altri oneri. Dal 2016 le Entrate promettono che riusciranno a inserire anche le spese mediche.
LE DATE
Una volta controllati i dati ci sono due percorsi. Si può accettare così come è la precompilata: in questo caso si è sicuri che su quei dati non ci saranno ulteriori controlli da parte del fisco (a meno che successivamente non emergano redditi non dichiarati). Chi inoltre ha crediti con il fisco superiori a 4.000 euro (ancora sottoposti a verifiche) avrà il via libera immediato al rimborso.
Si può correggere e/o integrare i dati: in questo caso i controlli ci saranno e la responsabilità per errori o dati non veritieri sarà in capo al contribuente se ha usato il metodo fai da te o ha inviato il 730 tramite il datore di lavoro, altrimenti è in capo al professionista o al Caf a cui si è rivolto salvo dolo da parte dello stesso contribuente.
A partire dal primo maggio il 730 definitivo potrà essere inviato telematicamente alle Entrate. La scadenza ultima è il 7 luglio, senza più differenze tra chi invia tramite Caf e tramite sostituto.