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Pescara, 24/11/2024
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06/03/2015
Il Centro
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E tutta Montesilvano diventa un’unica piscina. Via Vestina sott’acqua fin dalle prime luci dell’alba, traffico e sosta vietati su tutta la riviera, quartieri al buio, il mare è sempre più vicino ai grandi alberghi |
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MONTESILVANO Una città sotto scacco. Così è apparsa nella giornata di ieri Montesilvano che, tra strade allagate, alberi caduti, sottopassi chiusi, lungomare interdetto al traffico e interi quartieri senza luce ha trascorso le ultime 24 ore in balìa delle forti raffiche di vento e la pioggia incessante. La situazione è apparsa drammatica già dalle prime luci dell’alba quando, dopo una notte di tempesta, alcune zone si sono presentate difficilmente accessibili, o addirittura impraticabili, tanto da spingere il sindaco Francesco Maragno a firmare l’ordinanza di chiusura delle scuole e ad attivare il Coc (centro operativo comunale) per la programmazione dell’emergenza. Forti disagi sono stati registrati soprattutto lungo la via Vestina trasformata in un vero e proprio fiume a causa dell’acqua e del fango che, scendendo in grandi quantità dalle strade collinari, hanno mandato letteralmente in tilt il traffico mattutino proveniente dall’area interna anche a causa della temporanea chiusura della strada all’altezza di via Colombo. Piscine di melma anche sulle traverse della strada principale, in direzione del fiume Saline, la cui portata ha reso necessaria la chiusura di un tratto della lungofiume. Acqua al ginocchio e macchine ferme nella zona di Villa Verrocchio e di Villa Canonico, i quartieri più vulnerabili di Montesilvano in caso di pioggia. Nel corso della mattinata, per consentire ai soccorsi di fronteggiare numerose criticità è stata interdetta al transito la riviera tra via Marinelli e viale Europa. Le forti raffiche di vento e la pioggia che ha continuato a cadere senza tregua hanno peggiorato di ora in ora la situazione, rallentando gli interventi e provocando nuovi e pesanti disagi. Occhi puntati, nel pomeriggio, sul mare che è arrivato a lambire i marciapiedi nella zona dei Grandi Alberghi, e sulla pineta, trasformata in una pericolosa piscina. Diversi i pini caduti all’interno dell’area verde, circostanza che ha spinto l’amministrazione, nel tardo pomeriggio, a emettere una nuova ordinanza (dopo quella di divieto di sosta e accesso nei parchi firmata mercoledì pomeriggio) che ha vietato il transito e la sosta sul lungomare, dal confine con Pescara e fino all’intersezione con le vie Maresca, Crati, Saline, Tronto, Bradano e Firenze. In pratica tutto il retro pineta, compresi gli accessi di queste strade verso via Aldo Moro. Difficoltà per numerosi residenti, inoltre, a causa dei black out che hanno lasciato per diverse ore interi quartieri al buio. A giocare un ruolo chiave per la diffusione delle notizie e per i continui aggiornamenti dalle varie zone della città sono stati in particolare i social network dove gli utenti montesilvanesi hanno condiviso foto, consigli e preoccupazioni. Come di consueto, l’ondata di maltempo ha generato una scia di polemiche contro l’amministrazione. A puntare il dito contro Maragno, accusato di aver firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole troppo tardi, l’ex consigliere del Pd, Daniele Scorrano, mentre per il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Manuel Anelli, la colpa non è del maltempo, ma della «malapolitica che ci ha governato per decenni e ha costruito questa città come un’accozzaglia di strade piccole e allagabili».
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