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Data: 06/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Qui Chieti - Chieti va ko: oggi scuole chiuse, ma l’Università D’Annunzio resta aperta. Albero sfiora i palazzi. Lago sotto le case Ater. Famiglia liberata dal fango in via Valente, franano oltre dieci strade


CHIETI Roba da finimondo. Prima il nubifragio poi la neve. La città va ko. Oggi scuole e asili chiusi a Chieti ma l’Università resta aperta. In via Salvo D'Acquisto l'acqua inonda il cortile delle case popolari. Al centro Levante, in via Anton Giulio Majano, un albero precipita al suolo, tra le case e le auto. Cede il muro di contenimento di via Mucci e in via Ettore Fieramosca un fiume di fango ed alberi sradicati invade la strada. Riesonda l'Alento al Buon Consiglio e al bivio per Villamagna, un film già visto appena sette giorni fa. Come la frana in via Madonna della Vittoria. La ruspa del Comune, in azione dall'alba, fonde il motore dopo essere intervenuta in queste strade franate, o comunque bloccate dal fango: Strada dei Vigneti a Colle Marcone, strada dei Frutteti, strada Storta e strada Belvedere al Tricalle, che ha quattro frane, strada Fosso Paradiso, strada Vallone Fagnano, strada Campana, strada Spelorzi, via Saverio Petroni, mentre il sottopasso di via Carbomi viene chiuso e a Brecciarola una cascata di acqua e terra scende dalla via che porta all'impianto del golf e inonda via Aterno, cioè la Tiburtina. In via Valente, una famiglia viene liberata dalla frana. Vigili del Fuoco e operai del Comune danno l'anima. «L'ondata di maltempo, annunciata prima come nevicata, si sta traducendo in una burrasca di vento ed acqua il cui protrarsi sta rendendo difficoltosi gli interventi», scrive alle 15,55 l'assessore ai lavori pubblici Mario Colantonio. Per far fronte all'emergenza, viene istituito il Coc (Centro operativo comunale) con il numero verde 0871 341689 dove gli operatori raccolgono le segnalazioni. Tutto il personale comunale che opera su strade ed impiantistica viene impegnato con il prezioso ausilio della Polizia municipale, delle associazioni di Protezione Civile Modavi, Valtrigno e dell'associazione Nazionale Carabinieri. La polemica è dietro l'angolo: «All'aggravamento dei danni già subiti a causa del maltempo della scorsa settimana, si aggiunge il grave problema economico della mancanza di risorse e, soprattutto, di assenza totale di rimborsi dell'alluvione subito a dicembre 2013 che ha prodotto circa 460.000 mila euro di danni sul territorio per far fronte ai quali il Comune di Chieti è intervenuto con fondi propri per quasi 200.000 euro al fine di eliminare i pericoli per la pubblica incolumità». VIA SALVO D’ACQUISTO. É tornata la paura nelle palazzine Ater di via Salvo d’Acquisto dove ieri mattina presto, poco dopo le 6, un torrente di acqua mista a fango si è riversato nei garage e negli scantinati delle abitazioni. Un problema ormai annoso che si ripete ogni qualvolta si verificano abbondanti piogge. In via Salvo d’Acquisto, intorno alle 10, si è precipitato anche il sindaco accompagnato dal consigliere comunale dell’Udc Mario De Lio, promotore di una battaglia contro il degrado della case Ater della zona, e il dirigente del settore lavori pubblici, ingegner Paolo Intorbida. Al quale il sindaco ha subito dato mandato di far ripulire dal fango l’area. Ma questa volta il Comune sembra avere poche colpe tanto che Di Primio ha annunciato la firma di un’ordinanza. «Che imporrà all’Ater», anticipa il sindaco, «la messa in sicurezza della zona per tutelare l’incolumità delle persone che ci abitano». A dire il vero l’Ater, nelle scorse settimane, aveva restituito un minimo di decoro alla superficie esterna delle palazzine Ater di via Salvo d’Acquisto. Dove, lo scorso anno, le violenti piogge avevano fatto crollare il muro che cinge le abitazioni. Un intervento sollecitato anche da una raccolta firme promossa proprio dal consigliere De Lio. Ma l’Ater si è limitata a realizzare un muretto alto appena 30 centimetri che, ovviamente, ieri mattina, è stato inondato da un fiume di acqua e fango. «L’esondazione», precisa il sindaco, «non è dipesa dal vicino canale di acqua la cui pulizia è di competenza comunale». Da qui la richiesta all’Ater di riportare sicurezza in via Salvo d’Acquisto. BRECCIAROLA. Via Aterno, ieri mattina, si è trasformata in un torrente in piena. I maggiori disagi si sono registrati all’imbocco del campo da golf di Brecciarola da dove si è incanalata acqua mista a fango che ha inondato via Aterno e via Vomano. I residenti sono andati su tutte le furie. Critico con Comune e istituzioni un lettore del Centro, Gabriele Colella. «Ogni volta che piove a Brecciarola diventa il letto di un fiume. Il Comune», attacca Colella, «non si è preoccupata di dare soluzioni ma si è limitata ad apporre pericolosi cartelli sulla carreggiata e due autovelox per rimpinguare le casse dell’ente».

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