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Pescara, 24/11/2024
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Data: 06/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Qui Teramo - Blackout in 20mila case, respiratori bloccati: malati di Sla portati in ospedale. La Provincia chiede lo stato di calamità Oggi scuole chiuse in tutti i comuni, centinaia di alberi e rami caduti A Giulianova i pescatori temono per le barche

TERAMO Teramo martoriata dalla “bomba di neve”. Il livello di esasperazione dei teramani, già alto per la totale inefficienza del piano neve, ha raggiunto livelli indicibili con l’inizio di una serie di black out nel primo pomeriggio, succedutisti in crescendo fino a quello definitivo, durato almeno fino a tarda notte. A subire i maggiori disagi per la mancanza di corrente, tutti coloro che per gravi difficoltà respiratorie, come i malati di Sla, devono utilizzare respiratori automatici. Dalle 20 di ieri sera le ambulanze hanno fatto la spola fra le loro abitazioni e l’ospedale:con il black out i respiratori sono andati fuori uso. A lasciare più di 20mila utenze del capoluogo e vicinanze al buio è stato un guasto in una cabina dell’alta tensione gestita da Terna. Di diversa natura tutta un’altra serie di black out che hanno interessato tanti centri della provincia: da Montorio a Cermignano, da Bisenti, a Penna Sant’Andrea, a Notaresco. A parte il black out e tutti i disagi correlati (in primis il blocco dei riscaldamenti) il problema principale a Teramo è stato il mancato passaggio degli spazzaneve in quartieri strategici come Villa Mosca (dove si è messo di traverso anche un Tir) e zone vicine: pulita solo nel primo pomeriggio la strada per l’ospedale, con problemi correlati anche al trasporto dei dializzati. Ma problema anche per la traduzione dei detenuti in carcere, tanto che il Sappe ha avanzato formale protesta. Si contano una quindicina di interventi del 118 per traumi causati da cadute. Fra i tantissimi altri incidenti, spicca il crollo del gazebo del bar “Duomo”. Tanti, tantissimi gli alberi caduti, da Colleatterrato a Cavuccio, viale Cavour e via Savini, a Villa Mosca. Sotto accusa la scarsa manutenzione del verde. Proteste perchè in alcuni casi gli scuolabus hanno lasciato gli alunni a piedi: il Pd la ritiene «una mancanza imperdonabile» anche perchè senza preavviso. Ma il Comune risponde che tutti i genitori erano stati avvisati, come previsto, tramite Sms alle 7. Notevoli disagi e danni anche nel resto della provincia. Non a caso la Provincia stamattina presenterà alla Regione la richiesta di stato di calamità. E oggi scuole schiuse su tutto il territorio. Il Tordino ha eroso gli argini sotto la Teramo-mare a Sant’Atto, proprio dove anni fa ci fu il crollo. A Giulianova, e in tutta la costa, il problema principale sono stati il vento e la pioggia. Il mare era in tempesta – dicono i pescatori – come mai negli ultimi 20 anni. Tanto che tutti gli equipaggi dei pescherecci ormeggiati al porto sono rimasti a bordo delle loro navi per scongiurarne l’affondamento. Già in tarda mattinata l’acqua era arrivata a superare le barriere di cemento del molo sud, ma è stato soprattutto il vento a preoccupare i pescatori. Una situazione pericolosa anche per gli uomini rimasti a prendersi cura dei natanti, considerando che le onde erano alte 5 metri. Anche Tordino e Salinello hanno destato non poche preoccupazioni. Sono stati più di una ventina, invece, gli alberi sradicati in tutto il territorio comunale: in mattinata uno ha travolto un’auto in via Montello (fortunatamente il conducente non ha riportato danni). Impraticabili i sottopassi di via Ippodromo e via Nervi. Alberi caduti anche a Mosciano, nel giardino dell’asilo e in quello della scuola media. Così a Tortoreto dove il grosso albero dell’elementare del Lido rovinato a terra ieri mattina vicino all’ingresso della scuola media. Per fortuna non c’erano bambini fuori dai due edifici. Grossi rami caduti anche sotto le pinete di Villa Fiore di Alba Adriatica, dove grande è stata l’apprensione per la piena del torrente Vibrata. Diverse lamentele di cittadini albensi su presunti ritardi nell’intervento di chiusura di strade e sottopassi allagati, soprattutto in riferimento al solito sottopasso di via Roma. Attivato a Martinsicuro il Coc (centrale operativa comunale) per le emergenze. Chiusi i sottopassi di via Bolzano e via Meucci a Villa Rosa. Sono caduti degli alberi in via Ischia e via dei Pini mentre un via Berlinguer è caduto un palo dell’illuminazione. In Val Vibrata sono tracimati diversi fossi, affluenti dei torrenti Vibrata e Salinello. Sulla Sp 259 è caduto un albero all’altezza dell’ingresso dell’A14 Val Vibrata in cui sono rimaste coinvolte due auto. Il Vibrata ed il Salinello a sud ed il Tronto a nord sono in piena e vengono monitorati. In alcuni punti l’acqua ha superato i livelli di guardia. A Silvi inagibili i sottopassi di in via Alighieri, Rampa Fiume e via Romani. Il sottopasso della torre di Cerrano è stato invaso dall’acqua per la mareggiata. A terra pini secolari in piazza Dei Pini. Controllato speciale nella notte (con una torre faro) il Piomba. A Pineto ostruiti tutti i canali a fianco alla Ss 16 nei pressi di Villa Fumosa dove molte case sono rimaste isolate. Il Calvano in tarda serata ha superato il livello di guardia. Grave la situazione ad Atri dove è interrotta per frana la 553, zona Sant’Antonio. Momenti di paura per cinque famiglie che abitano nei paraggi. A Villa Bozza è mancata per ore la corrente. A Castelli, black out e frane sulla Sp 47.

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