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Data: 07/03/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Qui Teramo - Lungo la costa teramana una strage di pini secolari

GIULIANOVA Una strage. E' quelle dei pini secolari che acqua e vento hanno abbattuto a Giulianova. Ieri mattina l'episodio più grave quando un pino si è abbattuto sopra il Centro sociale degli anziani all'interno del parco Cerulli, in un edifico che ospita anche alcuni uffici comunali. Una ventina di alberi sono caduti anche all'interno del nuovo parco dell'Annunziata ed altrettanti ne sono caduti in quella che era un tempo ormai la rigogliosa pineta nord di Giulianova, che s'affaccia sul mare. Alberi sono precipitati al suolo, in una specie di collaborazione tra pioggia e vento sulla statale adriatica (uno, pericolante, è stato tagliato dai vigili ieri mattina), e alberi al suolo anche in via Amendola e via Montello. Il bilancio (disastroso e senza precedenti) parla di un centinaio di alberi. L'assessore Di Giacinto assicura che saranno ripiantumati ma non si sa quando perché fondi non ce ne sono ed in ogni caso non saranno più pini ma tigli od oleandri.
I CORSI D’ACQUA

Dai pini alle paure per lo stato dei fiumi che hanno rischiato l'esondazione ed anzi il Tordino è fuoriuscito dall'alveo in località Case Romualdi di Cologna Spiaggia. Il Comitato spontaneo di cittadini per la salvaguardia e la messa in sicurezza dei Fiumi Tordino e Salinello, si é riunito d'urgenza proprio per esaminare la grave situazione creatasi a seguito delle abbondanti piogge abbattutesi sul territorio della provincia di Teramo ed in particolare nei comuni della costa. E' stato evidenziato che a causa della nota situazione precaria in cui si trovano ancora gli argini fluviali e le campate dei ponti stradali e ferroviari, ostruiti da tempo da accumuli di ghiaia e di alberature, si sono verificati numerosi danni alla viabilità, ai terreni, alle abitazioni contigue ai fiumi.
Il Comitato, in un documento, a firma di Antonio Maiorani, insiste per l'effettuazione dei lavori già previsti in progetti finanziati dalla Regione e in particolare di utilizzare le procedure d'urgenza di protezione civile per garantire che siano create le situazioni di normale deflusso delle acque fluviali (soprattutto all'altezza dei ponti stradali e ferroviari, le cui campate sono quasi completamente ostruite). Aggiunge che «in caso di mancanza di concrete azioni, come promesso dalle istituzioni regionali, provinciali e comunali, attiverà ogni iniziativa utile per far valere gli interessi generali delle comunità locali, non escludendo la mobilitazione attiva ed urgente dei cittadini per ottenere positivi risultati. Grave situazione anche all'ospedale con la pioggia che è penetrata dagli infissi ormai obsoleto dei vari reparti( e, come un mese fa si era registrato a geriatria con i ricoverati fermi nel letto con cappotti e piumoni) Il peggio si è registrato stavolta ad Ortopedia con cuscini e coperte sistemate agli infissi e a terra per bloccare l'acqua , al terzo piano di Medicina e addirittura all'ingresso della divisione di Terapia Intensiva.

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