Nuova chiusura a tutto il traffico generale e commerciale fino all’11 aprile per l’aeroporto dei Parchi, lo scalo alle prese con un accidentato tentativo di trasformazione in aeroporto commerciale, voluto dal Comune, finanziato spesso e volentieri con fondi pubblici anche se l’impianto dovrebbe essere a gestione privata. L’amministrazione minimizza: «Un atto dovuto», secondo quanto diffuso dall’assessore Emanuela Iorio.
LA SCADENZA
La chiusura è stata disposta ieri dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), alla scadenza di quella precedentemente disposta, ed è l’ennesimo provvedimento in questo senso che certifica l’attuale inconsistenza dello scalo, che non ha passeggeri ormai da mesi né tratte possibili, nonostante le promesse della società di gestione Xpress che, però, negli ultimi tempi ha cominciato a scaricare la responsabilità di trovare un vettore sull’amministrazione comunale. «Avanti cosi mi raccomando», ha commentato il consigliere comunale del gruppo Appello per L’Aquila che vogliamo, Ettore Di Cesare, il primo a diffondere la notizia del nuovo stop inflitto dall’Enac. «Un atto dovuto, quello della chiusura del traffico generale e commerciale fino all’11 aprile dell’aeroporto - ha commentato la Iorio nella sua nota - dovuto esclusivamente al fatto che la commissione che dovrà effettuare l’accertamento dell’agibilità della Resa 36 (runway end safety area, l’area di sicurezza di fine pista, vicino alla zona dove sono state sequestrate macerie illegali, ndr) è stata nominata solamente ieri».
LA VERSIONE
L’assessore specifica che questa versione «è quanto mi ha comunicato la società Xpress che gestisce l’impianto, rassicurandomi sul fatto che l’Enac ha già dato parere positivo sulla corretta trasmissione dei progetti e che, nelle prossime settimane, verrà la commissione per le opportune verifiche cosa che comporterà la sospensione del suddetto Notam («Notice to Airmen», avviso agli aviatori) e la riapertura dello scalo alle normali operazioni di volo».
LA CONFERENZA
La «tegola» arriva due settimane dopo la diffusione della relazione rassicurante, che ha detto che sostanzialmente va tutto bene così come sta, stilata dal responsabile dell’Avvocatura comunale, Domenico De Nardis, in risposta alla sollecitazione giunta dalla conferenza dei capigruppo con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno del consigliere Di Cesare che chiedeva di verificare se ci fossero le condizioni per tagliare i ponti con Xpress. «Non emergono situazioni tali da poter consentire o suggerire l’adozione, allo stato, di misure amministrative in tema di revoca della concessione», ha detto l’avvocato, anche se, ha avvisato l’amministrazione, sussiste «l’esigenza di verificare con assiduità il rispetto dei patti».