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Data: 08/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Qui Teramo - Ancora al buio 9mila famiglie. Continuano i disagi del maltempo, totalmente isolata Intermesoli. La rabbia dei cittadini. L’autobus Arpa sotto l’albero a Civitella (Guarda)

TERAMO Rabbia e frustrazione. Sono questi i sentimenti che animano le migliaia di cittadini rimasti ancora senza energia elettrica in provincia di Teramo. L’elenco dei centri che ieri sera erano al buio è sterminato. E dietro a ognuna delle 8.800 utenze che ieri alle 19 erano ancora senza fornitura ci sono persone che non possono svolgere le più elementari attività e che sono al freddo perchè il riscaldamento senza luce non funziona. Ci sono anziani, neonati, malati. Gli unici che forse hanno reale contezza dell’enorme portata del danno causato dalla fragilità di una rete dell’Enel oggetto di scarsa manutenzione per i tagli avviati negli organici dal Duemila e per l’inadeguatezza numerica degli ottimi tecnici chiamati a ripristinare le linee, sono i sindaci e i vigili del fuoco. Sono loro che ricevono le richieste accorate di aiuto, sono loro che comunque rispondono al telefono. Perchè il numero verde Enel è irraggiungibile. I pochi che riescono a contattare un addetto ricevono informazioni generiche e contraddittorie. Bisenti e Arsita sono senza luce e da ieri anche senza gas. Senza luce anche tanti centri nei comuni di Basciano, Penna Sant’Andrea, Castellalto, Torricella e tanti altri. A Intermesoli sono ancora senza luce e bloccati dalla neve: lo spazzaneve ha pulito la strada per Pietracamela ma non quella per Intermesoli. L’altroieri per soccorrere un anziano caduto l’ambulanza ha dovuto parcheggiare sulla strada provinciale e i soccorritori si sono fatti largo fra la neve con la barella. La trentina di famiglie chiede aiuto. A Civitella un pullman dell’Arpa schiacciato da un enorme pino è abbandonato da giovedì. A Teramo molte frazioni sono ancora al buio. Valga per tutti lo sfogo del comitato di Varano: «Ci sono decine di famiglie, anziani malati anche gravi, bambini che da giorni sono al buio e al freddo!Le istituzioni non ci ascoltano, anzi non ci rispondono, l’Enel non ci vuole parlare, non sappiamo più che fare! I telefoni sono isolati e non possiamo comunicare!». Già, perchè gli accumulatori dei ripetitori telefonici si sono scaricati e quindi diventa impossibile telefonare. Nel territorio di Teramo sono le 1.700 famiglie ancora al buio, da Castrogno a Frondarola, da Rupo a Villa Vomano. A sollecitare il ripristino dell'energia elettrica è stato il sindaco Maurizio Brucchi che ieri è stato in contatto con i responsabili locali dell'Enel. «Ho chiesto che alle famiglie a cui non verrà riattivata la corrente elettrica entro questa sera», spiegava ieri, «siano consegnati gruppi elettrogeni per superare l'emergenza in attesa del ripristino definitivo». I rappresentanti dell'Enel hanno accolto la sollecitazione di Brucchi evidenziando che in nottata sarebbero comunque riusciti a raggiungere le zone ancora scollegate dalla rete. Per il sindaco, comunque, il lungo blackout lascia molte preoccupazioni. «Quello che è successo con il gas un po' di tempo e ora con la luce», sottolinea, «rende manifesta la vulnerabilità del territorio in cui le opere di manutenzione sono sempre più necessarie». Nel corso della mattinata di ieri sono stati anche completati i sopralluoghi nelle scuole. «Le strutture sono state ripulite e dai giardini sono stati rimossi rami caduti o pericolanti», spiega Brucchi, «per cui da domani le lezioni riprenderanno regolarmente e in sicurezza». La chiusura sarà prolungata di un giorno solo per l'asilo nido Pinocchio che dunque riaprirà martedì. Su sollecitazione della Regione il Comune ha anche fatto una prima stima dei danni: è di circa due milioni di euro e comprende le dieci nuove frane che si sono aperte in altrettanti punti del territorio comunale, i problemi scuole e nelle aree verdi, nonché auto (finora ne sono state segnalate 20) e strutture private danneggiate dal crollo di alberi e rami. Per le frane, ci sono stati preoccupanti cedimenti sulla strada Scapriano-università e sulla Villa Mosca-Colleparco. Un altro problema da risolvere solo le buche, veri e propri crateri nell’asfalto in tutta la città.

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