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Data: 08/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
D’Alfonso: «Rilanceremo la stazione di Giulianova». Il presidente della Regione chiede però l’impegno del Comune per ammodernare l’edificio che risale all’Ottocento. Anche le Ferrovie presenti all’incontro. La prossima tappa sarà a Teramo

GIULIANOVA È arrivato indossando il giubbotto della Protezione civile il governatore Luciano D’Alfonso, a Giulianova per l’incontro sul rilancio della stazione ferroviaria. Il presidente D’Alfonso, strappando anche una promessa a Giovanni Gualario di Rfi, responsabile di tutte le stazioni ferroviarie della Penisola, si è impegnato ufficialmente a rilanciare la stazione giuliese, promettendo un maggiore afflusso di pullman e la sicurezza dei trasporti. Ma, per rilanciare la stazione giuliese, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, come ha ricordato il sindaco Francesco Mastromauro, D’Alfonso ha parlato di impegno su più fronti. «Per il rilancio della stazione», ha spiegato il presidente, «in primis deve scendere in campo l’amministrazione comunale affinché rilanci il complesso urbanistico. La struttura in sé, infatti, deve diventare un centro di cultura, commercio, tempo libero, luogo di mostre, insomma, deve diventare un punto di ritrovo per tutta la città. Poi deve entrare in gioco la Regione che farà la sua parte. Tra qualche tempo incontreremo i membri della commissione europea ai trasporti e li convinceremo a investire nel trasporto abruzzese, in modo da incrementare il corridoio adriatico fino all’Europa. Anche la rete ferroviaria deve fare la sua parte e prendo come impegno le parole dell’ingegnere Gualario affinché Giulianova sia inclusa tra gli scali dei treni a lunga percorrenza». Gualario, infatti, dopo aver ricordato che ormai le strutture delle stazioni italiane risalgono, nella maggiore dei casi, all’Ottocento, e che dunque non sono in sintonia con la tecnologia avanzata dei treni, ha comunque rincuorato l’amministrazione e l’ex assessore alla viabilità Archimede Forcellese, dicendo che il vecchio progetto di riqualificazione “Pegasus” (attivo per 400 stazioni italiane) non è a un punto morto ma che anzi ha cambiato nome in “500stazioni” (includendone quindi 400 in più rispetto al prospetto precedente) e che è in fase definitiva. Il sindaco, tuttavia, ha ricordato a Gualario che, da tempo, la stazione di Giulianova attende risposte concrete per quanto riguarda l’ascensore per disabili, che non funziona. Il rappresentante di Rfi non ha saputo indicare quanto tempo occorrerà per portare il progetto in fase attuativa, ma, ma ha assicurato che entrerà presto in contatto con le amministrazioni per confrontare le idee di rilancio. L’ex assessore Forcellese, dell’università Politecnica delle Marche, ha introdotto la situazione della stazione ferroviaria giuliese denunciando che, nonostante Giulianova serva un bacino di utenze di 120mila persone (comprensivo del tratto di costa teramana e dell’entroterra), numero che raddoppia d’estate, visto che il 73% del turismo abruzzese fa tappa sulla costa, non ha nemmeno un scalo del Frecciabianca, ossia del treno a lunga percorrenza che parte dalla Puglia e arriva in Lombardia, né un Frecciarossa, ossia di un treno a alta velocità. Anche Enzo Giammaria di Confesercenti e Assoturismo Abruzzo ha ricordato la nuova importanza che riveste il trasporto su rotaia, più ecologico e che porta afflusso turistico. Insomma, per la stazione ferroviaria di Giulianova, snodo principale di tutta la provincia di Teramo, si prospetta un restyling e sia l’amministrazione che la Regione faranno la loro parte.


Rfi. La prossima tappa sarà a Teramo

Martedì prossimo Giovanni Gualario, responsabile delle stazioni ferroviarie italiane per Rete ferroviaria italiana, sarà a Teramo e incontrerà il sindaco Maurizio Brucchi per parlare anche del rilancio della stazione ferroviaria del capoluogo. L’incontro con Brucchi, ha riferito Gualario, era stato già messo in programma prima ancora che venisse fissato l’incontro per la stazione giuliese in sala Buozzi , ma certo è che Rfi ha in mente un potenziamento di tutte le infrastrutture della provincia teramana di concerto con le amministrazioni comunali. «Con tutti i limiti e i ritardi», ha commentato il dirigente delle Ferrovie, «Rfi conferma in questo modo la grande attenzione per questa Provincia».

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