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Data: 09/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Case vicine all’A14 a rischio demolizione. È caccia ai permessi. Martinsicuro, riunione in Comune con i 33 proprietari dopo la richiesta di documenti dalla Società autostrade

MARTINSICURO La società Autostrade spa scrive al Comune di Martinsicuro e gli chiede di fare accertamenti su eventuali irregolarità urbanistiche a ridosso del tracciato autostradale, ovvero su edifici che sarebbero stati costruiti troppo vicino all’A14. Dopo la richiesta il Comune trentino si è messo all’opera per verificare la situazione. Giovedì scorso sono stati convocati nella sala consiliare tutti i residenti della zona che potrebbero rientrare nella fascia di rispetto dalla corsia autostradale che sarebbe di 60 metri. «Nel corso dell’incontro», commenta l’assessore all’urbanistica Debora Vallese «abbiamo comunicato l’avvio del procedimento. Abbiamo prorogato i termini di 30 giorni in modo che chi rientra nel procedimento possa far avere all’ufficio tecnico tutta la documentazione in possesso, compresi eventuali permessi di Anas e Autostrade. Trascorso tale termine gli uffici comunali valuteranno ogni singola situazione e diranno se ci sono, e quali, difformità. A questo punto verrà valutata se ci sono casi di demolizione». Alla riunione in municipio erano presenti una trentina i persone: sembrano essere 33 i casi che ricadrebbero nella ricognizione. Situazione non facile visto che diverse questioni risalgono a prima della costruzione dell’asse autostradale, avvenuta alla fine degli anni ’60 e alcuni sarebbero stati realizzati prima del ’64 quando la zona ricadeva nel Comune di Colonnella. L’amministrazione chiederà un incontro ufficiale con Autostrade spa per avere le idee più chiare sulla situazione. La richiesta della società Autostrade sembra dovuta alla possibile realizzazione della terza corsia o di barriere antirumore. I proprietari delle case faranno una riunione ad inizio settimana. «Non è escluso che affideremo la pratica ad un avvocato in quanto ci sono diverse situazioni da verificare. Sono trascorsi tanti anni e, soprattutto, diverse aziende agricole ora non ci sono più, con la realizzazione di capannoni a posto delle stalle. Anche la normativa è cambiata e quindi la situazione è ingarbugliata», dichiarano. Dopo la lettera delle Autostrade della questione è stata informata la procura che ha delegato la polizia locale per le verifiche.

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