L’AQUILA Sui banchi dell’Emiciclo sono i più pungenti quando si tratta di duellare tra destra e sinistra: non le evoluzioni dialettiche e un po’ ridondanti di Luciano D’Alfonso, né la passionaria e cruda enfasi di Mauro Febbo: i consiglieri regionali Camillo D’Alessandro e Lorenzo Sospiri (nella foto) sono di quelli che ci danno di fioretto. Che sia uno scontro viso a viso o mediato dalla tastiera di uno smartphone, l’uno non lascia cadere nulla all’altro.
Così l’ultimo duello si è consumato nei giorni scorsi su Twitter dove, a suon di cinguettii elettronici, i due cavalieri della destra e della sinistra se la sono «cantata» per davvero. A dare il «la» è stato stavolta l’esponente del Pd, vantando la sua amministrazione per l’appuntamento di mercoledì prossimo, 11 marzo, quando saranno sottoscritti i contratti di sviluppo da 12,7 milioni di euro per undici aziende. «Battere le manine a Gianni Chiodi, no?» ha risposto un piccato Sospiri, che ci tiene forse più dello stesso ex governatore a patrocinare l’eredità lasciata (quella positiva) dal governo regionale di centrodestra.
«Le manine, tante, le hanno battute gli abruzzesi, ma a D’Alfonso, in dieci mesi #rivoluzione ed #evoluzione», ha ribattuto immediatamente D’Alessandro all’esponente di Forza Italia. La sconfitta di maggio è però ancora una ferita aperta per il centrodestra: «Non sai rispondere altro -non si è fatto attendere Sospiri- ? Perché ha fatto tutto Chiodi». E ancora D’Alessandro, sarcastico: «Allora mi posso riposare». Lo scambio al veleno via Twitter poteva, in fondo, finire anche qui, ma evidentemente non per Sospiri che dopo qualche minuto ha gettato di nuovo benzina sul fuoco: «Stupiscimi, centomila posti di lavoro promessi attendono». E allora D’Alessandro: «Intanto sono più cinquemila, tutto il resto è noia, come la canzone...Canta che ti passa». A cantare se la sono cantata entrambi, in verità, ma il duello, c’è da scommettere, è tutt’altro che passato. In attesa del martedì nell’arena.