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Pescara, 24/11/2024
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Data: 10/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Interruzioni elettriche indennizzi in bolletta. Il diritto ai rimborsi è automatico, viene stabilito in base alle ore di black out e agli abitanti dei comuni interessati. Ancora 5mila utenti senza luce

PESCARA Sono proseguiti anche ieri gli interventi per completare il ripristino del servizio elettrico in molte zone della regione dopo i danni causati dal maltempo dei giorni scorsi. Alle 18 di ieri l’Enel indicava in 5.500 le utenze ancora non alimentate: 3.600 in provincia di Pescara, 1.400 in provincia di Teramo e 500 in provincia di Chieti. Sono 700 i tecnici al lavoro con 300 mezzi, mentre oltre 50, tra tecnici e specialisti Enel, presidiano le Sale Operative e i Tavoli istituzionali regionali. Cento i gruppi elettrogeni utilizzati (al riguardo, Enel invita i clienti alimentati da Gruppi Elettrogeni a limitare i consumi all’essenziale per evitare danni agli apparecchi). «Gli interventi sono complicati dal fatto», dice Enel, «che in diverse zone extraurbane e frazioni sarà necessario in alcuni casi ricostruire interi impianti, perché il maltempo ha raso al suolo alberi, piante ad alto fusto e tratti di linea elettrica. Per quanto riguarda le richieste di rimborsoche in queste ore arrivano all’Enel da istituzioni e clienti, la società informa che per interruzioni prolungate del servizio come quelle che si sono verificate in Abruzzo, di durata superiore a determinati limiti, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, presieduta da Guido Pier Paolo Bortoni prevede l’erogazione di indennizzi automatici in bolletta, per i quali non sarà quindi necessario presentare richiesta. Gli importi saranno calcolati sulla base di parametri stabiliti dalla Autorità stessa, quali la durata dell’interruzione, il numero di abitanti della zona interessata e la tipologia di cliente. «Gli indennizzi verranno trasferiti da Enel Distribuzione ai venditori entro la prima fatturazione utile del servizio di trasporto, decorsi 60 giorni dalle interruzioni. A tali tempi vanno aggiunti quelli necessari ai venditori per trasferire il rimborso ai clienti direttamente in bolletta». Hanno diritto all'indennizzo i clienti di bassa tensione che subiscono un’interruzione di almeno 8 ore nei comuni con più di 50 mila abitanti, di oltre 12 ore per comuni tra i 5 mila e i 50 mila abitanti e oltre le 16 ore per i comuni più piccoli sotto i 5 mila abitanti. Per quel che riguarda gli intestatari di forniture di media tensione, le interruzioni devono essere almeno di 4 ore nei comuni con più di 50 mila abitanti, 6 ore per comuni tra i 5 mila e i 50 mila abitanti e oltre le 8 ore per i comuni più piccoli. GASDOTTO. Intanto ieri, partendo dallo scoppio del gasdotto Snam a Mutignano, il Wwf Abruzzo ha chiesto alla regione un tavolo per la costruzione di un “progetto energetico” per lla regione che tenga conto delle «reali esigenze, delle vocazioni e delle prospettive del territorio» ed un confronto con il governo per «una profonda revisione di una Strategia energetica nazionale». «La tanto decantata “assoluta sicurezza” di certi impianti» dicono gli ambientalisti «non esiste. L'infrastrutturazione energetica di un territorio presenta problemi e rischi di cui si deve sempre tenere conto in fase di pianificazione. Nel momento in cui si ipotizzano interventi di questo tipo già in fase preliminare si deve esaminare con grande accuratezza il territorio, con le sue caratteristiche geomorfologiche e prendendo consapevolezza di quanto vi è già stato realizzato. Le scelte energetiche non possono essere sempre imposte dall'alto senza alcun rispetto per le volontà di chi abita certi territori».

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