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Pescara, 24/11/2024
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Data: 10/03/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Porto, altri pescherecci insabbiati. La mareggiata dei giorni scorsi ha spostato la secca verso il molo di levante, nel mezzo della darsena. Ora si temono difficoltà per la Galatea, aspettando la Snav

E’ risuccesso. La secca nel cuore della darsena portuale ha rischiato di far incagliare tre pescherecci, l’altra notte. Uno ha riportato danni, altri due si sono ritrovati a ballare sulla secca che nel frattempo si è spostata verso levante, cioè verso il centro del bacino, in conseguenza delle mareggiate e del forte vento dei giorni scorsi. Alla fine ne sono usciti grazie al provvidenziale intervento della motovedetta della Capitaneria e hanno preso regolarmente il largo.
L’incidente ha ricordato il precedente del 10 febbraio scorso, quando due pescherecci rimasero incagliati nella darsena, sempre nel cuore della notte, e anche in quella occasione fu la guardia costiera a liberarli dall’insabbiamento. La differenza tra allora e adesso sta nei lavori di dragaggio che nel frattempo sono stati avviati da qualche giorno e che purtroppo sono stati interrotti la scorsa settimana proprio a causa del maltempo. Lavori che rischiano di non essere sufficienti a restituire la piena operatività allo scalo marittimo, questo il timore di pescatori e operatori marittimi. Sono trentamila i metri cubi di sabbia da rimuovere, di cui novemila all’interno del porto canale, i soli destinati a finire nella vasca di colmata. Per il resto, in darsena cioè, si tratta di smuovere la sabbia in modo da eliminare gli accumuli che diventano ostacoli e trappole per le imbarcazioni.
GALATEA A RISCHIO
Tremano gli armatori dei pescherecci e ancor più preoccupato è l’imprenditore Sabatino Di Properzio, che per metà settimana aspetta un altro carico di carburante con la nave cisterna Galatea. Già nelle scorse settimane la nave ha avuto difficoltà di approdo e la nuova situazione che si è determinata in darsena rappresenta un grosso motivo di preoccupazione in più: se un colosso di quel genere dovesse erstare incagliato sarebbero guai grossi per il porto.
Nella giornata di oggi il vice sindaco Enzo Del Vecchio incontrerà il direttore marittimo Enrico Moretti per discutere della situazione del porto. Nel frattempo si sta procedendo a una serie di verifiche, con batimetrie, per conoscere con precisione la situazione dei fondali. «Di fatto la mareggiata dei giorni scorsi non ha prodotto modifiche sostanziali nei fondali, anzi a dirla tutta si sono visti i primi effetti positivi del dragaggio. A quanto pare, però, la secca che era stata segnalata con una boa si sarebbe un po’ spostata verso il molo di levante - ha dichiarato il comandante in seconda, Antonio Catino -. Le difficoltà di uscita dal porto hanno riguardato solo le barche più grandi, che abbiamo assistito con una nostra motovedetta e che comunque sono riuscita a cavarsela da sole. Adesso si tratta di capire bene cos’è successo» ha aggiunto il vice comandante Catino.
IL PIANO DELLA SNAV
Al di là di spiegazioni e giustificazioni, la sostanza non cambia: l’emergenza non è superata e per il porto non sembra esserci pace. Intanto le settimane passano ed è già tempo di dare risposte certe alla Snav per organizzare il collegamento estivo con la Croazia. Come noto la società sorrentina non porterà quets’estate il Croazia Jet, ceduto e trasferito in Venezuela, bensì un mezzo più leggero capace di trasportare solo passeggeri e non veicoli. Un cambiamento deciso da tempo e che il Comune non ha ragione di contestare, considerata la precaria situazione dei fondali. Piuttosto, la stessa Snav sarebbe orientata adesso a far attraccare il catamarano leggero alla banchina del porto canale in modo da favorire l’accesso diretto dei passeggeri dalla stazione marittima e senza doversi sobbarcare i costi di un servizio di bus navetta con la darsena, servizio che il Comune ha già detto che non fornirà per mancanza di soldi.

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