Il servizio di trasporto pubblico notturno gestito per Atac da Roma Tpl non sarà reinternalizzato. Almeno per il momento.
È quanto ha fatto sapere l'assessore alla Mobilità Guido Improta rispondendo a un gruppo di dipendenti di Roma Tpl che hanno protestato in Campidoglio srotolando un grosso striscione con la scritta “No ai licenziamenti” e “Assunzioni in Atac”.
Tra i piano dell'azienda capitolina infatti, ci sarebbe la reinternalizzazione del servizio notturno, gestito attualmente dal consorzio. Un progetto per il quale il Campidoglio prende tempo ma che dal primo marzo potrebbe diventare operativo.
A perdere il lavoro potrebbero essere 168 autisti: "Ci sono 168 lavoratori già in contratto di solidarietà e che ora rischiano di andare a casa perché dal primo marzo il servizio notturno verrà reinternalizzato in Atac, ma non il personale.
Roma Tpl non sa come ricollocarci, è una cosa intollerabile" spiegano i dipendenti che ieri hanno chiesto un incontro con l'assessore Improta o con il vicesindaco Luigi Nieri.
Un delegato Usb ha spiegato inoltre la posizione del sindacato: “Noi non siamo contrari alla reinternalizzazione ma chiediamo garanzie per i posti di lavoro. Per svolgere quel servizio Atac dovrebbe impiegare gli autisti che se ne sono occupati fino ad oggi, personale che tra l'altro risulta anche già formato” spiega.
“Il servizio di trasporto notturno Atac gestito dalla Roma Tpl , per il momento non sarà internalizzato. Ho avuto in tal senso ampie rassicurazioni dall’assessore alla Mobilità Guido Improta” ha spiegato Annamaria Cesaretti presidente della Commissione Mobilità e consigliere Sel in Campidoglio. “Certo rimangono ancora aperte tutte le problematiche relative alle condizioni di lavoro e al pagamento degli stipendi dei 168 lavoratori Tpl” ha concluso annunciando che è già stata fissata una riunione della terza commissione Mobilità dedicata alla risoluzione di tali questioni.