Mentre l'emergenza idrica è quasi del tutto terminata, circa 900 utenze, secondo i dati diffusi dalla Prefettura ieri mattina, sono ancora senza luce: scatta lo sciopero della fame. Stamattina alle 10,30 il presidente dell'associazione dei consumatori Robin Hood e il blogger Giancarlo Falconi saranno davanti alla sede dell'Enel, in Viale Bovio, per un sit-in di protesta a cui hanno già aderito numerosi cittadini, compreso il consigliere comunale grillino Fabio Berardini. A questa forma di protesta si aggiungerà anche lo sciopero della fame: anche a Teramo, come nel caso di alcuni residenti di Colleatterrato alto, c'è chi si prepara al settimo giorno senza energia elettrica. I disagi permangono anche in parte delle frazioni e in altri Comuni, tra cui anche Campli: proprio ieri il sindaco Quaresimale, che ha già messo in campo azioni per chiedere un risarcimento danni, ha protestato davanti alla sede dell'Enel. Intanto ieri mattina l'acqua è tornata in gran parte delle case dei teramani: la rottura della condotta Pozzobon in Contrada Feudo di Castellalto è stata riparata, ma rimangono delle sofferenze in alcune zone, come a Sant'Egidio e Civitella del Tronto.
LA LIEVE PERDITA
Anche la rottura alla condotta principale in località Pastino di Tossicia è stata riparata, ma, come precisa il presidente del Ruzzo Antonio Forlini "c'è ancora una lieve perdita, che, però, non pregiudica l'approvvigionamento idrico nel teramano, e che in sostanza ci permette di lavorare per ripararla anche a impianto funzionante". Secondo Forlini si dovrebbe trattare di un intervento risolutivo, quindi l'acqua, anche se la condotta è tenuta in costante monitoraggio per la perdita secondaria, non dovrebbe più mancare. Il prefetto Crudo, presente ieri mattina al sopralluogo a Tossicia, ha comunque deciso di pre-allertare una serie di autobotti. Il Ruzzo ha anche chiesto un parere tecnico, per iscritto, ad un esperto geologo della Regione. "La conduttura di Pastino - spiega Forlini - si trova in una zona in frana, sottoposta a continue tensioni. C'è poi il problema relativo alle urbanizzazioni successive alla realizzazione della conduttura (che è del 1935,ndr) e che probabilmente hanno influito: la condotta doveva trovarsi a due metri di profondità, l'abbiamo ritrovata a sei". Restano molti altri disagi, come quelli relativi alla viabilità: ben 13 strade provinciali attualmente risultano non transitabili. In alcuni Comuni come Sant'Egidio alla Vibrata e Castiglione Messer Raimondo, le scuole saranno chiuse anche oggi. Infine: un curioso caso: a Torricella un cavo del telefono è stato tranciato da un albero caduto, ma nessuno, finora, lo ha riparato: è stato "avvolto" ai segnali stradali. E il telefono piange.