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Data: 13/03/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scuolabus, l’amministrazione annuncia i tagli

Scuolabus a rischio tagli: l'assessore alla Pubblica istruzione Piero Romanelli incontra i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio. Il Comune non può più permettersi di spendere circa 700 mila euro l'anno per il trasporto scolastico, praticamente, come sottolinea l'assessore Romanelli, 2200 euro a bambino, a fronte di una retta annua che alle famiglie costa circa 150 euro.
«Abbiamo necessità di ridurre i costi - afferma Romanelli - ma prima di prendere una decisione vogliamo sentire il parere dei genitori, spiegando loro le nostre difficoltà e ascoltando anche le loro proposte e le loro esigenze. Sappiamo che si tratta di un servizio che ha valenza sociale e che per molte famiglie rappresenta una necessità, per questo lo abbiamo messo davvero in fondo alla lista della spending review». Oggi l'assessore terrà il primo dei tre incontri programmati con i genitori dei bambini della zona del Vomano, di Forcella e Caprafico. Nei prossimi giorni toccherà anche alle altre frazioni, come Villa Ripa, San Nicolò e Frondarola.
Il servizio scuolabus, da gennaio di quest'anno è svolto dalla ditta Angelino di Napoli, ma l'appalto per l'affidamento scade a giugno: quindi c'è il rischio che a settembre gli scuolabus comunali spariscano del tutto, con buona pace delle famiglie che risiedono nei territori frazionali e che hanno difficoltà ad accompagnare i bambini a scuola.
L’ALTERNATIVA
La decisione dovrà essere presa a breve, perché il Comune sta redigendo il bilancio di previsione in cui eventualmente dovrà essere inserita la spesa. In alternativa si pensa a dare dei contributi economici alle famiglie. La minoranza è attentissima sull'argomento e vigilerà sulle decisioni della Giunta: ieri nel Question time l'assessore Romanelli è stato interrogato dalla consigliera Maria Rita Santone (Teramo cambia), e il consigliere grillino Fabio Berardini ha annunciato di voler partecipare agli incontri con le famiglie. «L'assessore - sottolinea Berardini - ha convocato i genitori dei ragazzi senza far sapere nulla a noi consiglieri, vogliamo saperne di più, si tratta di un servizio sociale che non può essere eliminato, prima eventualmente ci sono altre spese da ridurre, a cominciare da un taglio al numero di assessori».

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