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Data: 13/03/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
L’Aquila-Avezzano. Bus soppresso, altro strapieno. L’ira dei pendolari marsicani

AVEZZANO Pendolari marsicani lasciati a piedi a causa del taglio di un bus delle 18.10 diretto ad Avezzano e in partenza dall’Aquila. La protesta dei viaggiatori è scattata dopo che, per alcuni giorni, molti di loro sono stati costretti a posticipare la partenza per tornare a casa. Infatti, dei due bus che partivano con destinazione Marsica, ne è rimasto uno solo, a due piani, non in grado di far fronte alla richiesta. Molti pendolari, in attesa della corsa bis, hanno aspettato invano. Nei giorni successivi hanno provato a entrare nell’unico bus rimasto, che arriva ad Avezzano alle 19, ma non c’è stato nulla da fare perché tutti i posti vengono occupati in men che non si dica. Così sono costretti a restare fino a tarda sera all’Aquila. «L'alternativa per chi non ha la fortuna di riuscire a entrare nel bus», spiega Patrizia Chicarella, una pendolare, «è prendere la corsa che passa per Magliano e che arriva mezzora più tardi, alle 19.30. In tal modo però perdiamo le coincidenze che da Avezzano portano in tutti gli altri comuni della Marisca. È una situazione paradossale visto che paghiamo l’abbonamento ma non possiamo entrare nell'autobus, essendo costretti ad accontentarci di corse che partono dall’Aquila alle otto di sera». I pendolari chiedono a gran voce che la corsa venga riattivata subito per evitare ulteriori disagi.


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