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Data: 18/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Romanelli: Sculabus, tutto rimarrà invariato. Le famiglie si ribellano negli incontri con gli amministratori, questi annunciano: non ci sarà alcuna rimodulazione

TERAMO Il trasporto scolastico non si tocca e l’amministrazione comunale lo ha capito. L’assessore all’istruzione Piero Romanelli, reduce da un secondo confronto di fuoco con i genitori sulla possibilità di rimodulare o tagliare le corse, ha messo la parola fine alle polemiche annunciando che il servizio non sarà soppresso. Anche il sindaco Maurizio Brucchi aggiusta il tiro sostenendo che non è mai stato in discussione il taglio delle 11 corse. «Veniamo accusati sempre di non allargare la partecipazione alle scelte. Questa volta abbiamo deciso di coinvolgere i cittadini e le famiglie per capire le reali esigenze di chi usufruisce del servizio, mi sembra un passaggio logico e necessario. Se avessimo voluto togliere il servizio», ha detto Brucchi, «lo avremmo soppresso lo scorso anno quando, finite le polemiche su Fratarcangeli, abbiamo riproposto il bando vinto poi dall’attuale ditta Angelino. Stavamo solo valutando la possibilità di una rimodulazione, ma come avremmo potuto fare valutazioni se non conoscevamo le reali esigenze dei cittadini? Mi dispiace che in queste riunioni si sia andato oltre nei toni. Va bene il confronto duro, ma credo che tutto vada ricondotto a una riflessione pacata. La volontà di mantenere il trasporto scolastico non è mai venuta meno». Eppure l’assessore al bilancio Eva Guardiani un possibile taglio l’aveva prospettato di fronte alle difficoltà di chiudere il bilancio di previsione e in considerazione di una spesa che incide per 800mila euro sulle casse del Comune a fronte di un rimborso di appena 150mila euro da parte delle famiglie. Che questo servizio sia però ritenuto indispensabile dai genitori, pronti ad alzare le barricate, si è compreso bene nei primi due incontri che l’assessore Romanelli ha avuto prima a Villa Vomano e poi nella scuola Fornaci della Cona. L’esito è stato lo stesso: invito alle dimissioni, a tagliare le indennità o il numero degli assessori. Alla vigilia dell’ultimo incontro convocato al Parco della scienza la sommossa delle famiglie è bastata per tirare le somme e sgomberare definitivamente il campo dai dubbi. «Il servizio non sarà soppresso. Personalmente ho remato sempre a favore ritenendolo un servizio sociale pur essendo a domanda individuale», ha detto Romanelli, «credo che i bimbi delle frazioni debbano avere le stesse opportunità degli altri. Abbiamo prospettato diverse soluzioni, tra cui l’accorpamento delle linee, i centri di raccolta, il supporto dei mezzi pubblici. Ma abbiamo compreso che è un servizio delicato e che l’unica soluzione è lasciarlo così com’è».

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