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Pescara, 24/11/2024
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Data: 18/03/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Via per Popoli, allarme degli autisti dei bus.Curve a gomito e carreggiata ristretta a causa del crollo, ma la Provincia non installa il semaforo

CHIETI Carreggiata ristretta pericolosamente in prossimità di curve a gomito per via dei numerosi smottamenti registrati sul ciglio della strada, ma nessun semaforo a regolare il senso di marcia unico alternato realizzato con i lavori promessi che tardano a partire. Il transito dei mezzi pubblici in via per Popoli, trafficata arteria stradale di proprietà della Provincia che collega il Colle e lo Scalo, è diventata un’odissea. Così i sindacati della società La Panoramica, Fit-Cisl, Ugl e Faisa Cisal, hanno impugnato carta e penna chiedendo all’azienda di pretendere una pronta messa in sicurezza della strada. «Se la viabilità di via per Popoli non può essere regolata in qualche modo» afferma Domenico Di Fabrizio, della Fit Cisl Panoramica «meglio chiudere la strada agli autobus e studiare percorsi alternativi per la linea 3 che fa la spola con Brecciarola e Manoppello. Non si può continuare a rischiare l’incolumità dei passeggeri trasportati che sono per lo più studenti». In via per Popoli l’allarme rosso è scattato da settimane. Le violente piogge che si sono abbattute sul capoluogo teatino hanno dapprima creato voragini sul manto stradale per poi risucchiare nella vicina scarpata della parte alta di via per Popoli, subito dopo il bivio per Casalincontrada in direzione Chieti, due pali della pubblica illuminazione. Un palo risulta ancora pericolante sulla carreggiata ed è stato transennato alla buona con un conseguente restringimento della carreggiata. Lo scenario non cambia in prossimità del Bivio di Brecciarola, appena passati l’impianto di Tmb della Deco, dove la Provincia ha ridotto le dimensioni stradali con una serie di cartelli a protezione di un tratto di strada che sta franando. «Abbiamo richiesto un impianto semaforico ma la Provincia ha risposto» attacca Di Fabrizio «che i semafori sono stati rubati. E’ assurdo»

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