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Pescara, 24/11/2024
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Data: 19/03/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrada e ferrovia in tilt per una frana. Per diversi giorni sull’A14 circolazione a doppio senso

SAN SALVO Traffico in tilt sulla Statale 16 e sul raccordo della Statale Trignina, treni in ritardo e una selva di mezzi pesanti a far da sfondo. È lo scenario che molto probabilmente caratterizzerà la viabilità del Vastese nei prossimi giorni. Un assaggio lo si è avuto ieri: un imponente fronte di frana si è rimesso in cammino nel territorio di Petacciato, e un largo tratto di terreno tra Termoli e Petacciato ha ceduto portando con se strade interpoderali, comunali, provinciali e lesionando alcuni edifici a ridosso della scarpata nel centro abitato, tra i quali anche il Municipio, evacuato insieme a una scuola elementare. Ma il dissesto idrogeologico ha interessato anche l’autostrada A14. La prima segnalazione è arrivata poco dopo le 9 alla Polizia stradale da un’automobilista allarmato dalle crepe sul manto stradale: un dislivello di oltre 15 centimetri. Gli agenti hanno così chiuso il tratto tra i caselli di Vasto Sud e Termoli (circa 22 chilometri).
Il traffico è stato dirottato sulla Statale 16 che è andata al collasso in poche ore. Lo smottamento ha interessato il km 462,400 sul viadotto Cacchione. Dopo le 19 l'autostrada è stata riaperta in entrambe le direzioni con doppio senso di marcia sulla carreggiata Sud per circa cinque km; la Nord resta chiusa. Non sono escluse nuove chiusure: è necessario un intervento importante per rimettere in sicurezza la sede stradale. I problemi si sono avuti anche per i treni: il corrispondente tratto ferroviario è rimasto chiuso per alcune ore spezzando in due l’Italia che viaggia in treno; autobus sostitutivi sono stati predisposti alla stazione di Vasto-San Salvo per i pendolari in viaggio verso sud. I ritardi si sono accumulati sui treni di piccola e lunga percorrenza. Dopo una mattinata di caos, con il personale Rfi a controllare la tratta danneggiata, è stato deciso di far transitare i convogli, ma a velocità di sicurezza. I treni passano a non più di trenta chilometri orari. Con il passare delle ore il traffico è lievitato sulla Statale 16 e nella parte finale della Trignina in prossimità degli svincoli autostradali. La fragilità del territorio è evidente: la percorrenza non è agevole infatti neanche sulla Statale 16, dove all’altezza di Petacciato Marina, in corrispondenza della spiaggia libera Ventotto, è necessario transitare a rilento per un precedente dissesto della carreggiata.
LA SITUAZIONE A VASTO
Più o meno a metà strada, via Santa Lucia si è trasformata in un cantiere a cielo aperto: chiusa al transito di veicoli e pedoni, la via panoramica ha cambiato volto dopo il collasso della palazzina che ha ceduto di schianto sul versante orientale. In sosta c'erano tre auto, una delle quali di un medico pescarese in servizio all'ospedale San Pio: è stata sepolta da massi e detriti. Lui, Enrico Penitente, 33 anni, per fortuna non era ancora tornato a prendere l’auto. La scena del crollo ha lasciato senza fiato due donne, mamma e figlia, le prime a dare l'allarme: passando lungo la via, solo per una questione di secondi non sono state investite dai calcinacci. Dopo l'ordine dei vigili del fuoco di eliminare un minaccioso sperone del fatiscente fabbricato, abbattuto da una ruspa, per tutta ieri si è lavorato al puntellamento della palazzina. In molti, peraltro, tra i vastesi s'interrogano: che senso ha tutelare un fabbricato in stato di così evidente degrado? Il complesso monumentale è ora di proprietà, col resto di un'ampia superficie, dell'Immobiliare Nadia. Il suo legale, Guido Giangiacomo, lo ha detto anche ieri: «La società ha seguito per intero il lungo iter delle autorizzazioni per bonifica e messa in sicurezza, con il via libera giunto solo di recente».

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