CHIETI Doveva essere un'udienza dedicata all'ammissione delle prove, quella fissata per ieri mattina davanti al giudice del Tribunale di Chieti, Alberto Iachini Bellissarii, nell'ambito del contenzioso civile avviato da Alitalia-Cai nei confronti del gruppo Toto. E invece, dopo una vigilia caratterizzata una serie di contatti fra gli avvocati, le parti hanno deciso di prendere tempo per intavolare una trattativa.
E così dinanzi al giudice, ieri mattina, si sono presentati gli avvocati Pierluigi Tenaglia per Alitalia e Augusto La Morgia per Toto, e l'udienza su richiesta delle parti è stata rinviata al prossimo primo luglio.
ASSET IMMOBILIARI
Quella avviata da Alitalia a Chieti (città in cui ha sede il gruppo Toto) è un'azione revocatoria ordinaria che punta a far dichiarare l'inefficacia di tre operazioni di dismissione del patrimonio da parte di Toto Holding «in pregiudizio delle ragioni di credito vantate da Alitalia» nei confronti dell'ormai ex alleato. Nel mirino è finita la dismissione di asset immobiliari da parte della capogruppo a favore di altre società del gruppo imprenditoriale teatino, ovvero Toto costruzioni generali spa, Toto Real Estate e Renexia spa.
Toto Holding in particolare avrebbe ceduto beni immobili e rami di azienda in favore delle altre società facenti parte della stessa galassia ottenendo in cambio quote societarie.
REDISTRIBUZIONE
Le ragioni di credito di Alitalia nei diversi contenziosi, poi confluiti in quello di Chieti, sono stimate intorno a 500 milioni di euro. Secondo la compagnia di bandiera la dismissione, iniziata a cavallo del lodo arbitrale instauratosi dopo la cessione di Airone (ex gruppo Toto), diminuisce le garanzie patrimoniali rendendo dunque difficile la realizzazione da parte di Alitalia (che ha comprato Airone) di un eventuale credito. Da Toto si ribatte che si è trattato semplicemente di una redistribuzione di vari cespiti ad altre società del gruppo; dunque è stata solo un'operazione di riorganizzazione intragruppo, i beni sono lì, la garanzia del credito è salva.
PIU’ SPINE CHE ROSE
Di qui al primo luglio parte una trattativa che potrebbe mettere fine a tutti i contenziosi che si sono aperti in seguito all'acquisizione di Airone da parte di Alitalia, un matrimonio in cui le spine hanno preso ben presto il posto delle rose.