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Pescara, 24/11/2024
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30/03/2015
Il Centro
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Paolucci: in arrivo i fondi per dragare Punta Penna. L’assessore conferma il finanziamento regionale di 1milione e 870mila euro. A fine lavori fondali profondi 7 metri, adatti per le navi di grande tonnellaggio |
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VASTO Presto i fondali del porto di Punta Penna saranno dragati. In arrivo dalla Regione 1 milione 870 mila euro per l'escavazione del bacino. La notizia è stata confermata nel corso di una conferenza stampa tenuta a Vasto dall'assessore regionale Silvio Paolucci. I fondali torneranno al termine dei lavori a 7 metri di profondità. I sedimenti recuperati saranno immersi in mare in un'area autorizzata. La notizia ha suscitato grande soddisfazione fra gli operatori ed è stata accolta positivamente anche dalle aziende che puntano sul porto per ridurre i costi di esportazione e importazione. Sei mesi fa era stata eseguita anche la procedura di recupero e smaltimento del materiale fangoso. L’Arta, l’Agenzia regionale per la tutela ambientale, ha eseguito i prelievi di campioni di acqua e sabbia e li ha consegnati ai laboratori competenti. I risultati sono stati comunicati al Consorzio industriale di Vasto. Subito dopo è stato individuato il sito di smaltimento. La disponibilità di quei dati è stata fondamentale per consentire di sbloccare l’iter della pratica relativa ai lavori programmati e finanziati da tempo. Un intervento mirato a riportare il bacino al livello di pescaggio naturale e consentire l’ingresso di navi di maggiore tonnellaggio. Per la soddisfazione degli armatori e degli industriali che grazie al porto di Punta Penna sperano di poter ridurre i costi delle esportazioni e delle importazioni. «La Regione tiene in modo particolare al porto di Punta Penna», ha confermato l'assessore Paolucci. La salute del bacino istoniense potrebbe ridare energia anche all'industria. Non a caso l'attività del porto non si è fermata neppure nei mesi più freddi. A parlare sono i numeri. Il porto di Punta Penna continua a guadagnare utenti nonostante la crisi. Il rilancio del territorio riparte da Punta Penna. L’iter è partito tre anni fa. La Direzione trasporti e mobilità della Regione accolse la richiesta dell’autorità marittima, destinando al bacino istoniense 1.870.000 euro per il potenziamento e il dragaggio. L'escavazione è importante per garantire il miglioramento delle condizioni di operatività dello scalo. Nonostante la crisi il porto ha registrato nel 2014 il raddoppio rispetto all’anno precedente delle tonnellate di stazza lorda di merci caricate e scaricate. Il dragaggio consentirebbe a navi più grandi di attraccare a Vasto riducendo il numero di viaggi e il costo del trasporto delle merci. Non è un mistero che il bacino sia guardato con interesse da Confindustria, che da febbraio 2013 ha inserito Punta Penna nella rotta delle navi porta-container. Le stesse industrie internazionali del Vastese e della Val di Sangro hanno confermato che il porto di Vasto ha tutte le caratteristiche per divenire un importante crocevia del sistema integrato di infrastrutture. La notizia data dall'assessore Paolucci ha per questo suscitato grande soddisfazione.
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