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Pescara, 24/11/2024
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31/03/2015
Il Centro
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Ballone alla guida degli industriali: ora uno sblocca-Abruzzo. «Per crescere va superato il radicalismo ambientalista». Tra le priorità l’accesso al credito delle imprese. «Trasporti pubblici, sanità, servizio idrico, raccolta dei rifiuti devono essere liberalizzati o privatizzati e aperti alla piena concorrenza» |
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L'AQUILA E' uno che non guarda tanto ai cerimoniali il nuovo presidente della Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone. Il suo arrivo come successore di Mauro Angelucci era noto ed è stato formalizzato con l'elezione all'unanimità ieri mattina nella sede della Confindustria aquilana. Dopo quasi un anno di vacatio che ha definito «interregno», e il tramonto delle candidature di Paolo Primavera (Chieti) e Fabio Spinosa Pingue (L'Aquila) gli industriali hanno scelto lui, nato a Pescara ma residente a Teramo, nel rispetto della rotazione provinciale. Ballone detta il suo inprinting alla guida dei Confindustria, rivolgendosi subito alla Regione. E' vero, ha detto nel suo discorso programmatico, che la giunta D'Alfonso «sta rispettando quanto ci aveva promesso quando si è insediata», ma non basta. Per «pervenire a un modello di governo del territorio più attento alle esigenze della società contemporanea» e se si vuole «avviare una fase di sviluppo economico agganciando la ripresa europea e programmando la ripartenza dell'Abruzzo, va superato il radicalismo ambientalista che vuole il blocco di importanti attività industriali e investimenti, a cui l'Abruzzo non può rinunciare». Ed è la prima forte stoccata che il neo presidente _ alla guida di Confindustria regionale per i prossimi due anni _ manda alla volta di chi deve alla fine dare il beneplacito a opere di un certo impatto ambientale. Vale a dire la Regione. Ballone quasi sicuramente si riferiva ai progetti che vanno nella direzione di una petrolizzazione in alcuni territori abruzzesi, ma anche allo sviluppo di impianti a biomasse, contestati quasi ovunque, fino a quelle infrastrutture pubbliche come la Fondovalle Sangro di cui si contesta il tracciato. Altra stoccata alla volta della Regione è «l'imperativo della liberalizzazione dei servizi pubblici locali». A tale scopo, «trasporti pubblici, sanità, servizio idrico, raccolta dei rifiuti devono essere liberalizzati o privatizzati e aperti alla piena concorrenza», ha precisato Ballone. E' nota l'opinione di Ballone, che è amministratore delegato della società di autolinee intercity Baltour, sulla recente riforma regionale del sistema del trasporto pubblico: «L'azienda unica dei trasporti (Tua) non è una riforma», ha detto in un'intervista del gennaio scorso al Centro, «siamo di fronte al rafforzamento di un monopolio». Tra le priorità del programma di Ballone ci sarà anche la ricerca «di agevolazioni per l’accesso al credito in favore delle imprese». «Già in questi giorni», ha ricordato, «sarà avviato un tavolo con le banche per trovare soluzioni, mentre a metà aprile sarò a Bruxelles per cercare fondi europei». Sul fronte occupazionale una boccata d'ossigeno potrebbe arrivare dal Jobs act («A mio parere ridarà slancio e produttività alle imprese»). «Anche la ricostruzione post sisma sarà occasione per l'intero Abruzzo per un rilancio economico e sociale». C'è anche la logistica, l'efficienza e l'autonomia energetica tra le grandi sfide della presidenza Ballone, quelle grosse rivoluzioni che nessun governo regionale «ha trovato sinora il coraggio di affrontare, lasciando agli imprenditori l'onere di farsi carico del deserto della logistica». Ma non finisce qui: Ballone dovrà anche accompagnare la riorganizzazione interna dell'associazione degli industriali, con la nascita di un'unica Confindustria Abruzzo.
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