PESCARA Ancora vandali sui treni e, di conseguenza, anche ritardi a causa di estintori scaricati all’interno di una carrozza che è stata anche riempita di scritte. A comunicare l’ennesimo atto di vandalismo è Trenitalia che ha sporto denuncia contro ignoti, un’altra segnalazione dopo quelle di gennaio e di febbraio in cui i treni erano stati danneggiati da graffitari notturni. Stavolta, a essere preso di mira, è stato il treno regionale in partenza alle 14.18 di ieri dalla stazione di Pescara verso Sulmona. Esternamente il treno è stato pesantemente graffitato e, all’interno, in una delle carrozze è stato interamente scaricato il contenuto degli estintori rendendola inutilizzabile. La conseguenza è stata che il treno regionale è partito con circa 70 posti a sedere in meno per i viaggiatori per i quali è stato istituito anche un autobus di rinforzo verso Sulmona. «Al di là del danno economico», dice Trenitalia, «restano quello d’immagine e quello arrecato a tutti i passeggeri costretti a viaggiare con minore comfort», spiega la società. «Un danno, quest’ultimo, particolarmente grave perché derivante dalla mancanza di senso civico, che rende il bene pubblico un bene di nessuno e quindi non degno di cura e rispetto». Nella stazione, intanto, le ferrovie stanno correndo ai riparti perché sono iniziati i lavori per installare 170 telecamere perché, attualmente, la stazione ha solo poche telecamere. Ma accanto ai writers c’è un altro fenomeno che sta prendendo piede e che sta preoccupando gli agenti della Polfer guidati da Davide Zaccone: il lancio di sassi sui treni. Il lancio è stato registrato contro i treni in corsa nella tratta che attraversa i comuni di Scafa, Torre de’ Passeri e Manoppello. Nell'ultimo mese sono stati segnalati alla polizia ferroviaria sei casi diversi per cui sono partiti i servizi straordinari di controllo della Polfer per tentare di intercettare i responsabili che sarebbero dei giovani. «Non si rendono conto di quello che fanno», ammonisce Zaccone, «un sasso lanciato contro un treno si trasforma in un protettile e può diventare davvero pericoloso».