PESCARA Taglio del nastro per il primo collegamento aereo Pescara-Roma Fiumicino alle 7,30 del 2 aprile. Ad attendere i passeggeri che hanno inaugurato la tratta, una piccola colazione omaggio al gate dell'Aeroporto d'Abruzzo. Tre i voli giornalieri di andata verso l'aeroporto della capitale, Leonardo Da Vinci (7,30-11,50-19) e tre quelli di ritorno, da Roma Fiumicino a Pescara (10,20-15,30-22). Nel primo volo si sono imbarcate 22 persone (5 al ritorno), nel secondo sono saliti tre passeggeri (10 al ritorno), nell’ultimo nove persone (tra cui il presidente della Saga Nicola Mattoscio e la moglie, diretti a Londra), 11 al ritorno. Soddisfatti i passeggeri del volo inaugurale. Soprattutto chi per lavoro deve raggiungere, da Pescara, destinazioni internazionali. È il caso dell'avvocato pescarese, esperto in contrattualistica internazionale e diritto dei Paesi islamici, Marco Riario Sforza che ha raccontato la sua esperienza a bordo dell'Atr72, documentando il volo anche con una serie di scatti fotografici che hanno catturato il patrimonio naturale dell'Abruzzo. La sua destinazione finale è stata Abu Dhabi. «Sono molto soddisfatto per questo volo comodissimo. Ho fatto direttamente il check-in a Pescara per Abu Dhabi, dove sono diretto per lavoro. Questo volo, poi, mi consentirà di essere di nuovo a Pescara, la domenica di Pasqua alle 11,30, pronto per il classico pranzo pasquale in famiglia». Secondo Mattoscio, presidente della Saga, la società che gestisce l' Aeroporto d'Abruzzo, si è trattato di un «esordio buono, anche al di sopra delle aspettative. Partire con 22 passeggeri da Pescara alle 7.30 del mattino senza una vera campagna di comunicazione è un grande risultato. Grande soddisfazione per la Saga e ancora maggiore da parte di Alitalia. Con questo collegamento, l'Abruzzo si apre al mondo perché lo scopo è quello di collegare Pescara al più importante hub aeroportuale italiano, con tutte le destinazioni internazionali da lì raggiungibili». Va tenuto conto anche che chi viaggia in questi giorni aveva già prenotato da tempo e questo spiega i numeri bassi della prima giornata di voli.