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Data: 03/04/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Tra pin e password il 730 precompilato. I contribuenti dovranno integrare la dichiarazione. Dal 15 si può scaricare il modulo. Il ruolo dei Caf

ROMA Il 730 precompilato rischia di trasformarsi in una nuova croce per il contribuente. E' vero che dal 15 aprile sarà possibile scaricare dal sito Internet dell'agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it) il modulo per la dichiarazione dei redditi che conterrà, per la prima volta, le informazioni sui redditi da lavoro dipendente ma anche rendite catastali e eventuali detrazioni per mutui e spese di ristrutturazione. Per usufruire di questa indubbia novità è indispensabile essere in possesso o richiedere un apposito codice segreto (identico al Pin dei telefonini) che oltre alla visione permette di modificare la dichiarazione: la richiesta del Pin può essere effettuata online, per telefono o in un qualsiasi ufficio territoriale delle Entrate. Se la richiesta è effettuata dal diretto interessato presso un ufficio dell'Agenzia, viene rilasciata la prima parte del codice Pin e la password di primo accesso; la seconda parte del Pin potrà essere subito prelevata dal contribuente direttamente via Internet. In caso di richiesta online, per telefono, o un centro assistenza fiscale, la procedura prevede che la prima parte del Pin sia rilasciata immediatamente, mentre la seconda parte, con la password di primo accesso, sia inviata per posta. Una volta in possesso del codice segreto iniziano, però, i problemi. Per integrare la dichiarazione bisogna infatti modificare i dati del 730 pre compilato (per esempio inserendo le spese mediche detraibili che verranno inserite dall'amministrazione fiscale solo a partire dal 2016) e consegnare copia della documentazione cartacea di supporto al Caf (conservando ricevute e fatture per almeno dieci anni). Se le modifiche vengono effettuate dal contribuente e il 730 consegnato successivamente al Caf non sono previste spese ma la responsabilità, in caso di errore, non solo delle sanzioni e degli interessi, come succedeva fino allo scorso anno, ma anche della relativa imposta, è a carico del cittadino. Se invece ci si affida al Caf ricade sul centro di assistenza fiscale e i costi sono sicuramente destinati ad aumentare anche perché l'Agenzia delle entrate ha invitato ad adeguare le polizze assicurative per la protezione in caso di contenzioso per errori o omissioni anche se compiuti dal contribuente.

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