“Apprezziamo e condividiamo l’operazione trasparenza avviata dal neo presidente dell’Inps Tito Boeri, il quale, però, dovrebbe avere il coraggio di andare fino in fondo e dire tutta la verità”. Così il segretario generale Fast-Confsal, Pietro Serbassi, commentando la pubblicazione dei dati relativi al Fondo speciale ferrovieri nell’ambito dell’iniziativa Porte aperte dell’Istituto di statistica.

“Dopo i piloti e i dirigenti pubblici – prosegue Serbassi – Boeri ha acceso un faro sui ferrovieri, sottolineando il forte disavanzo del Fondo, a carico del bilancio dello Stato, e i risparmi che si otterrebbero utilizzando il metodo contributivo per il calcolo degli assegni previdenziali. Il presidente dell’Inps, però, dimentica di dire che solo il personale addetto all’esercizio ferroviario, a differenza tra gli altri di ballerini, piloti e vigili del fuoco, è stato escluso dall’armonizzazione dei requisiti per l’accesso alla pensione prevista dalla legge Fornero per le categorie usuranti”.

“Non solo. Boeri – aggiunge il segretario Fast-Confsal – dimentica pure che, a causa di una normativa kafkiana che disciplina la certificazione del servizio svolto, l’Inps continua a non riconoscere al comparto dell’esercizio ferroviario i benefici previdenziali dovuti per i lavoratori notturni. Questione su cui un presidente così determinato a semplificare e rivoluzionare il mondo della pubblica amministrazione dovrebbe far sentire la sua voce”.

“Quanto al disavanzo del Fondo speciale – conclude Serbassi – Boeri sa meglio di noi che il deficit è dovuto principalmente alla volontà della politica di non intervenire con chiarezza sulla materia già nel 2000, lasciando che il Fondo continuasse ad erogare trattamenti previdenziali anche in mancanza di un flusso di nuovi iscritti precluso per legge dal passaggio obbligatorio di tutti i nuovi assunti nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti”.