|
|
|
Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.934
|
|
|
|
|
|
05/04/2015
Il Centro
|
Il piano della Regione per le partecipate. L’ente si rafforza in Fira e Abruzzo Engineering, accorpa i centri di ricerca per l’agricoltura, si disfa delle quote minoritarie. Presto la società unica di trasporti |
|
IL GRUPPO DI LAVORO La giunta ha affidato al direttore generale delle Regione Cristina Gerardis la guida della commissione tecnica di lavoro
PESCARA La Regione manterrà le sue quote nelle principali società controllate, in alcune ipotizza di crescere, mentre uscirà da quasi tutte le partecipate. E’ il succo della delibera sul piano di razionalizzazione delle società partecipate e controllate approvata dalla giunta il 31 marzo scorso. Si tratta di una prima elaborazione che sarà perfezionata dal gruppo di lavoro che si insedierà sotto la guida del direttore generale della Regione Cristina Gerardis. Il provvedimento prende le mosse dalla Legge di stabilità 2015 che impone alle Regioni di ridurre la presenza nelle società partecipate anche perché molte accumulano debiti. Vediamo in dettaglio le ipotesi che si fanno nella delibera. Abruzzo Engineering è partecipata dalla Regione (60%), Selex (30%), Provincia dell’Aquila (10%) e Ict Group (14%). L’ultimo bilancio approvato, (2012), si è chiuso con una perdita di esercizio di 1 milione di euro. La società è in liquidazione per decisione della giunta Chiodi che considerava AE un carrozzone clientelare senza scopo. La giunta D’Alfonso il 17 febbraio scorso ha però manifestato l’intenzione di «conferire un nuovo impulso» alla società valutando l’ipotesi di rilevare la quota posseduta da Selex. L’idea è di affidare ad Abruzzo Engineering l’informatizzazione dei servizi territoriali e ambientali. Lo scoglio da superare è quella dell’Europa che potrebbe considerare l’operazione un aiuto di stato. Abruzzo Sviluppo spa. La società, nata per sviluppare iniziative di sostegno e qualificazione del sistema produttivo, è partecipata al 100% dalla Regione. L’ultimo bilancio approvato (2013) si è chiuso con un utile di 2.500 euro. La Regione considera Abruzzo sviluppo «strategica», l’orientamento è di non dismetterla ma di procedere alla fusione per incorporazione della controllata Sviluppo Italia Abruzzo, «una volta conclusi i rapporti contrattuali in essere con Invitalia». Crab. Il Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia Crab è con Crivea e Cotir uno dei tre centri di ricerca applicata all’agricoltura. L’ultimo bilancio approvato (2013) si è chiuso con una perdita di 182 mila euro. Attualmente è in liquidazione. L’assemblea del Crab il 12 dicembre 2014 ha deliberato lo scioglimento e la liquidazione del consorzio al fine di arrivare alla costituzione di una società unica nel settore della ricerca agroalimentare. Lo stesso hanno fatto le assemblee di Cotir e Crivea. Crivea. Il consorzio per la ricerca viticola e enologica è partecipato dalla Regione (63,75%), dal comune di Miglianico (23,75%) e da una serie di cantine. L’ultimo bilancio approvato (2012) si è chiuso con una perdita di esercizio di 54 mila euro. Attualmente è in liquidazione. Cotir. Il consorzio per la divulgazione e sperimentazione delle tecniche irrigue è partecipato dalla Regione (61,90%) dalla Provincia di Chieti (17,86%), dal consorzio di bonifica centro bacino Saline Pescara (11,9%), dal comune di Scerni (8,33) e altri soci minori. L’ultimo bilancio approvato (2013) si è chiuso con una perdita di 351 mila euro. La giunta regionale vuole accorpare i tre consorzi in un unico organismo societario. La valle della Pescara. Il centro agro alimentare è partecipato dalla Regione per il 77,40%. L’ultimo bilancio approvato (2013) presenta una perdita di 1 milione di euro. La società era stata posta in liquidazione, ma il 20 ottobre 2014 l’assemblea dei soci aveva deliberato la revoca dello stato di liquidazione e la nomina di un cda di tre membri. La Regione non ha ancora deciso cosa fare e si riserva di approfondire il dossier. Gli ultimi tre esercizi si sono chiusi in perdita e il consorzio ha più amministratori (8) che dipendenti (2). Centro ceramico castellano. La Regione detiene il 30,63% della società che si occupa di servizi alle imprese del settore ceramico castellano. Le altre quote sono partecipate dalla Provincia di Teramo, dalla Camera di Commercio di Teramo, dal comune di Castelli. La Regione è intenzionata a uscire dalla società. Circolo nautico Vallonchini. La società ha come oggetto sociale la costruzione e gestione di un porto turistico a Roseto. La partecipazione della Regione è del 10,7% le altre partecipazione sono di singoli privati. Da due anni la Regione ha deliberato l’uscita dalla società. Corsorzio sicurezza alimenti. Il nome completo è Consorzio di ricerca per l’innovazione tecnologica, la qualità e la sicurezza degli alimenti. Ha un solo dipendente e cinque amministratori. La Regione detiene una quota minima (4,4%) e intende disfarsene. Polo universitario Sulmona. Il Consorzio per il Polo universitario di Sulmona e del Centro Abruzzo (Unisulmona) è partecipato al 61,18% dalla Regione e al 12,48% dalla Provincia dell’Aquila. L’oggetto della società è la costruzione di un polo universitario per la Valle Peligna. Non ha dipendenti ma ha 1 presidente, nove consiglieri e 5 sindaci. La Regione ritiene che la partecipazione possa essere dismessa. Eurosviluppo. Socio di maggioranza della società di servizi alle imprese è la Fondazione Pescarabruzzo (76,69%). La Regione detiene il 2,72% del capitale. L’ultimo bilancio (2013) si è chiuso con un passivo di 262 mila euro. La Regione intende disfarsi delle sue quote. Fira. La Regione detiene il 51% della finanziaria regionale. Quote importanti sono detenute da Caripe (19,60%), Bper (12,63%), Carichieti (9,60%). L’ultimo bilancio (2013) si è chiuso in utile di 98.388 euro dopo due anni di perdite. Fira ha gestito in passato le leggi regionali di incentivo alle imprese e alle famiglie, ma oggi la compagine sociale non permette alla Fira di ottenere l’affidamento diretto di attività di competenza della regione. Poiché la giunta ha l’obiettivo di costituire una società in house che possa intervenire in tutte le politiche finanziarie per le imprese, ritiene strategica la permanenza in Fira e ipotizza un progressivo aumento della partecipazione fino a rilevarla completamente. Gran Sasso Teramano. La società promuove la promozione e l’economia del comprensorio del Gran Sasso. La Regione detiene una quota minima (3,05%), azionista di maggioranza è la Provincia di Teramo (52,51%). L’ultimo bilancio approvato (2013) ha dato un utile di 24.523 euro dopo due anni caratterizzati da perdite rilevanti (-769.045 nel 2012; -809.145 nel 2011). La Regione dismetterà le sue quote. Majella spa. La società ha per oggetto principale la realizzazione e gestione del comprensorio di Passo Lanciano-Majelletta. La Regione detiene il 30% delle quote della società ma ha intenzione di uscire. Attualmente Majella spa è inattiva, ha un solo addetto e cinque amministratori, in perdita i bilanci degli ultimi tre esercizi. Saga. La partecipazione della Regione alla società di gestione dell’aeroporto (99,49%) è strategica, dice la giunta. Il problema è che la Saga non riesce a camminare da sola e ogni iniezione di liquidità decisa dalla Regione viene bocciata dal governo perché “aiuto di stato”. Sir spa. La società di ingegneria regionale di cui la Regione detiene il 51% è in liquidazione.
Arpa, Gtm e Sangritana. Presto la società unica di trasporti
Il destino delle tre società regionali di trasporto Arpa, Sangritana e Gtm, è stato già definito prima della delibera che dà avvio al processo di razionalizzazione delle società controllate e partecipate. La Regione ha già avviato l’operazione di fusione delle tre società per incorporazione di Gtm e Sagritana in Arpa sullabase della legge 47/2014. La nuova società di chiama TUA, Società unica abruzzese di trasporto. L’iter si è svolto in tre fasi. Il 15 dicembre 2014 la Regione ha aderito alla costituzione del capitale sociale di Arpa esercitando il diritto di opzione sulle azioni, sottoscrivendo l’intero capitale sociale di 39milioni di euro con il relativo sovrapprezzo di 39 milioni mediante conferimento delle partecipazioni aziendarie possedute nmelle società Gtm e Fas spa (Sangritana), allo scopo di realizzare l’operazione di fusione. La proposta di fusione è stata poi approvata in seduta congiunta dagli organi amministrativi delle società interessate nella seduta del 29 dicembre 2014. Nel marzo 2015 è stato approvato il progetto di fusione da parte delle assemblee straordinarie dei soci delle tre società, e a breve si arriverà alla cosatituzione della scietà denominata “Società unica abruzzese di trasporto (Tua) spa Unipersonale “.
|
|
|
|
|