«Il neo ministro Graziano Delrio mi ha copiato andando a lavoro in bici. Questo dimostra quanto sono avanti». E' con una battuta che il sindaco Marco Alessandrini saluta il weekend pasquale ricordando la sua vocazione a sindaco della sostenibilità e la scelta di andare in Comune, nel giorno del suo insediamento, proprio in sella alla sua due ruote. La stessa bici che, ammette «mi è stata rubata dopo ben 26 anni. Se il ministro venisse a Pescara gliela farei lasciare nel garage del Comune, anche se qualcuno mi ha raccontato che proprio lì hanno rubato quella di D’Alfonso».
A RUOTA LIBERA
Ma un sindaco che vorrebbe una città più sostenibile perché ha deciso la riapertura di corso Vittorio Emanuele al traffico innescando feroci polemiche tra favorevoli e contrari ovvero tra vecchia e nuova amministrazione?
«Facciamo i conti con la realtà e la realtà di Pescara è fatta di centomila auto che ogni giorno si riversano in centro intasando le strade. E' per questo che abbiamo operato determinate scelte».
Sulle piste ciclabili molto è stato fatto e molto è ancora da fare.
«Sulla ciclopedonabilità - aggiunge il sindaco parlando “a ruota libera” - la Regione ha deciso di investire su una pista che attraversi tutto l’Abruzzo: noi vogliamo seguire questa scia. Sappiamo, ad esempio, che i tedeschi vanno in vacanza portandosi le biciclette e se è vero che Pescara è una città a vocazione turistica, è facile intuire quanto investire sulla mobilità sostenibile sia prioritario».
A GRENOBLE PER UN PREMIO. Un cambiamento possibile a condizione però che servizi quale quello del bike sharing si estenda ad altre zone oltre quella del porto turistico. «Per farlo, però - ammette Alessandrini - ci vogliono i soldi e per l’amministrazione questo non è un momento facile. Ecco perché sono convinto sia necessario investire nella progettualità per ottenere finanziamenti. La settimana prossima - spiega il primo cittadino - sarò a Grenoble per ritirare il premio vinto nell’ambito del progetto europeo User per il riempimento degli spazi pubblici di Fontanelle. Poche settimane fa con il Dipartimento di Architettura abbiamo firmato un protocollo d’intesa per la riqualificazione di diverse zone della città. Protocollo per il quale, a testimonianza di quanto voglia il cambiamento, mi sono tagliato il 20 percento dell’indennità».
Sulla polemica della cancellazione del logo dannunziano dai taxi il sindaco taglia corto: «D’Annunzio è certamente un simbolo della città. Non sono un focoso iconoclasta, checché ne dica qualcuno: vogliamo solo dare di Pescara un’immagine di più ampio respiro. Sembra si debba sempre polemizzare su tutto e so che al mio rientro mi attende un compito non facile: l’approvazione del bilancio. Sono cose che non ti fanno incontrare il sorriso della gente, ma senza sarebbe impossibile investire in quella progettualità con cui vogliamo riavvicinarla».
LA FIACCOLATA ALL’AQUILA. «Questa sera sarò con il Gonfalone della città all’Aquila in occasione della fiaccolata in memoria delle vittime del terremoto, mentre a pranzo mi fermerò da mia madre. Domani - conclude Alessandrini - giornata di relax con gli amici e una sana abbuffata di arrosticini».