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Pescara, 24/11/2024
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Data: 07/04/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Renzi irrompe sull’Aquila: «Siamo passati all’azione». Il premier rintuzza gli attacchi per l’assenza di esponenti del governo al corteo. Ipotesi 20 aprile per la visita alla città più volte rinviata. Scrive pure la Boldrini

L’AQUILA «L’Aquila, sei anni dopo. Innanzitutto un pensiero alle 309 vittime, alla loro memoria, ai loro cari. E poi i 1200 feriti, le migliaia di sfollati che in quei 23 secondi hanno perso molto di ciò che avevano caro». Così Matteo Renzi, su Facebook, per il quale, pero, «il compito della politica non è solo la giusta e dovuta commemorazione, meno che mai l’esercizio retorico puntuale ad ogni anniversario. Il nostro dovere è dare risposte a lungo attese, fare tutto ciò che è possibile perché L’Aquila torni a vivere». «Nell’ultimo anno, il primo del nostro governo», dice il premier che forse, dopo tanti rinvii , sarà all’Aquila il 20 aprile prossimo, «abbiamo messo alcuni punti cardine: la certezza e la programmazione di risorse per il medio, lungo periodo (5,1 miliardi di euro nella legge di stabilità per il 2015); l’accelerazione nelle assegnazioni per l’edilizia privata (1,13 miliardi di euro deliberati dal Cipe il 26 febbraio 2014) sulla base di un monitoraggio analitico del fabbisogno, comune per comune; la ricostruzione pubblica (86 milioni di euro deliberati dal Cipe il 26 febbraio 2014) e il suo prossimo rilancio (con una delibera Cipe prevista per il mese prossimo); la semplificazione e la tutela della legalità nell’assegnazione e nell’attuazione dei lavori con misure più rigorose contro l’infiltrazione criminale e regole più certe per la semplificazione degli interventi di ricostruzione. Infine, la trasparenza e la piena informazione dei cittadini, per dare conto a tutti di come si spendono le risorse pubbliche. E tra qualche settimana ci sarà un’operazione trasparenza anche su tutti i dati della ricostruzione. Perché», aggiunge Renzi, «non c’è controllo più efficace di quello dell’opinione pubblica. La natura non si può controllare, la politica va controllata centimetro dopo centimetro. Dopo troppe promesse», conclude, il presidente del Consiglio, «siamo finalmente passati all’azione. I soldi adesso ci sono: spenderli bene è un dovere in memoria di chi è morto, ma anche come segno di rispetto per i sopravvissuti che vogliono ancora credere nella cosa pubblica». Subito in polemica con il premier Renzi, il presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta. Una replica al vetriolo affidata a Twitter : «Renzi spudorato e falsificatore. Mente su tutto, anche sull’Aquila, pur di fare audience». Diametralmente opposto il messaggio, affidato anche in questo caso a Twitter, della presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini che si è detta «vicina agli abruzzesi che quella notte di sei anni fa hanno perso i loro affetti e le loro certezze. L’Aquila deve tornare a vivere».

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