PERUGIA È uno dei migliori piloti dell’Alitalia il pistolero che domenica scorsa ha esploso tre colpi in casa durante una lite con il fratello. Uno fra i più apprezzati, tantoché Maurizio Foglietti, 50 anni, lo scorso 14 febbraio è stato il comandante del volo sul quale ha viaggiato il capo dello Stato Giorgio Mattarella, decollato da Roma Fiumicino in direzione Palermo. Un volo “storico”, quello di linea A320 di Mattarella, rilanciato con un tweet da Alitalia: «Un passeggero normale, una persona speciale. Buon viaggio Presidente». Nell’immagine si vede il Presidente mentre stringe la mano al pilota Foglietti. Un’istantanea che ha fatto di nuovo il giro del web in seguito ai fattacci di Todi. La sera di Pasqua nell’appartamento di via Polinori è in corso una discussione tra Maurizio e il fratello maggiore. Volano parole grosse, finché il pilota apre un cassetto, estrae la Beretta calibro 9x21 (regolarmente detenuta) e fa fuoco. Essenzialmente allo scopo di intimidire il fratello. Non punta il mirino contro di lui né contro la madre ma tira il grilletto e scoppia il tavolo di cristallo. Un altro bossolo si conficca nella parete. È l’inferno. I vicini sentono gli spari e chiamano il 112. Arrivano i carabinieri, non ci sono feriti ma la pistola viene immediatamente sequestrata. In caserma Foglietti si rende conto del grave errore commesso. Ne esce qualche ora dopo con una denuncia a piede libero per minacce gravi e danneggiamenti aggravati. «Le indagini sono ancora in corso per ricostruire la dinamica dei fatti - dice il procuratore di Spoleto, Alessandro Cannevale -. Quel tipo di reati non consentono l’adozione di misure cautelari o interdittive». «Eventuali accertamenti sullo stato di salute delle persone coinvolte potranno essere condotti - prosegue il magistrato - laddove se ne ravvisi la necessità, per i soli riflessi di natura penale. Non sono invece di quest’ufficio le valutazioni concernenti l’idoneità del signor Foglietti al servizio svolto per Alitalia». L’ufficio stampa della compagnia di bandiera, informata dagli inquirenti quasi in tempo reale del grave episodio, si è affrettato a comunicare la sospensione del pilota da qualsiasi attività di volo. L’inchiesta prosegue con nuovi accertamenti da parte delle forze dell’ordine, coordinate dal sostituto Michela Petrini. Il fascicolo andrà avanti perché il reato di minacce gravi è procedibile d’ufficio e la denuncia non potrà essere ritirata. Non è ancora chiara la ragione che abbia scatenato la lite. C’è chi sostiene per questioni ereditarie. È una delle poche cose sul quale non ci sono conferme.