PERUGIA «Mi dispiace ma non posso parlare. Io rappresento prima di tutto la mia compagnia e poi me stesso». È scosso, ma determinato Maurizio Foglietti, il pilota di Alitalia appena sospeso dal servizio perché denunciato per aver esploso tre colpi di pistola nella sua casa di Todi dopo una lite con il fratello maggiore. Voce limpida nonostante l’ombra che ha offuscato la sua Pasqua in famiglia e, adesso, anche la sua carriera. Per un eccesso d’ira da pagare subito con la sospensione imposta dalla compagnia di bandiera che solo due mesi fa lo aveva reso famoso per essere stato il comandante del volo AZ1799 che il 14 febbraio ha portato Sergio Mattarella da Roma a Palermo per il suo primo volo da presidente della Repubblica. E Foglietti proprio da Roma, dove abita, era arrivato nella sua città natale per passare la Pasqua con la madre e i due fratelli maggiori. Cinquantenne, sguardo franco e la passione per il volo, a Todi è per tutti “il pilota”, professionista serio e garbato. Lo ricordano giovane a spasso con la sua spider, col fascino cresciuto nel tempo e notato quasi come un vip durante le visite alla mamma nella casa di via Andrea Polinori.
LA RABBIA E LA DENUNCIA
Una villetta in pietra con vista sullo splendido Tempio della Consolazione del Bramante, dove, nonostante la sua vita lontana da Todi, ha mantenuto la sua stanza. Ed è lì che si sarebbe rifugiato per sfogare la sua rabbia. È il giorno di Pasqua. Nella villetta ci sono la madre ultraottantenne e il fratello di dieci anni più grande. La cena è di quelle da festa ma forse gli argomenti sono meno allegri. Può capitare quando si sta tanto lontani e il rientro in casa si condisce di vecchi rancori. Forse rabbia repressa, forse qualche parola detta male. Certamente un tema familiare che fa male, soprattutto dopo la dolorosa scomparsa del padre, due anni fa, morto soffocato nel suo letto dopo una malattia. I due fratelli, insomma, iniziano a discutere. Sempre più animatamente. Finché Maurizio Foglietti non regge quel confronto lacerante. Scappa in una stanza, si chiude lontano dai suoi e sfoga la sua rabbia impugnando la sua Beretta calibro 9 e facendo fuoco tre volte. Lontano da tutti, nessun rischio per parenti e vicini. Da solo, nessun intenzione di fare del male. Ma con la voglia di stordirsi col rimbombo di quei tre colpi per coprire il rumore della rabbia che monta.
Tre colpi, però, sentiti anche dai vicini. Che, allarmati, hanno chiamato i carabinieri. Al loro arrivo la situazione era già di calma, ma le indagini dei militari del Nucleo operativo al comando del luogotenente Bartolomeo Aleo non si sono fermate dietro la porta della villetta in pietra. Così, il comandante Foglietti, come confermato dal procuratore capo di Spoleto Alessandro Cannevale, è stato denunciato per minaccia grave e danneggiamento aggravato. E sull’onda dell’allarme sociale della strage Germanwings, la procura fa anche un passo avanti: «Non sono di competenza di questo ufficio - sottolinea Cannevale - le valutazioni concernenti l’idoneità del signor Foglietti al servizio svolto per l’Alitalia». Compagnia che con sollecita sensibilità non ha perso tempo, avviando «tutte le verifiche del caso» e disponendo «l’immediata sospensione del pilota dalle attività di volo».