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Data: 13/04/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
La riforma del trasporto locale in Abruzzo - Trasporto pubblico tutti ne siano protagonisti di Gianluca Carota(*)

Gli interventi sul Messaggero aprono un dibattito prezioso sul trasporto regionale. La fusione delle tre società di trasporto pubblico nella Tua Spa è un balzo in avanti ma non è priva di rischi e incertezze. Se, ad esempio, la gestione della società unica dovesse rivelarsi fallimentare, come quella che ha caratterizzato l’Arpa negli anni passati, si aprirebbero scenari potenzialmente pericolosi: la fusione deve necessariamente prevedere una migliore gestione dei punti deboli delle precedenti gestioni. Riguardo alla necessità di riorganizzazione per le imprese private, auspicata dal segretario regionale Uil, molte di esse stanno già ragionando sulla necessità di mettere in rete le proprie attività per costituire un interlocutore unico nel settore del trasporto pubblico locale. Forte è tuttavia il timore di essere fagocitate dai colossi, nonostante le piccole imprese costituiscano modelli di gestione efficiente che potrebbero essere d’esempio per una corretta gestione della neonata società pubblica. Circa il riequilibrio territoriale prospettato dal professor Sarra, ci sembra difficile che il trasporto persone possa indirizzare le scelte principali dello sviluppo economico. Tuttavia crediamo urgente giungere all’approvazione del Piano regionale integrato dei trasporti per dare certezza agli operatori e delineare il futuro del trasporto pubblico. Piano che non può basarsi su semplici desiderata, ma deve tener conto degli attuali flussi demografici territoriali, ottimizzando e mettendo a sistema (con mezzi ecologici, modalità di trasporto innovative, mezzi realmente rispondenti alla quantità di viaggiatori) i dati già in possesso degli operatori tramite i propri software gestionali. Per fare ciò è necessaria una «torre di controllo» pubblica che organizzi il trasporto, che deve rimanere un diritto di tutti i cittadini. La sfida è grande: tutti ne siano protagonisti, evitando logiche da «uomo solo al comando » e cominciando con il convocare quel tavolo permanente per il trasporto pubblico locale istituito anni fama lasciato nel dimenticatoio.
(*) Presid. Fita Cna Abruzzo

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