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Pescara, 24/11/2024
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13/04/2015
Il Centro
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Punti nascita, subito i tagli. Il cronoprogramma consegnato dalla Regione al tavolo ministeriale. Prima chiusura il 30 giugno, Penne il 1° ottobre e Atri il 30 ottobre |
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Via con Sulmona e Ortona Nel documento di maggioranza approvato dopo il consiglio regionale di giovedì, si accenna al fatto che il modello di sanità a cui guarda il centrosinistra è quello toscano. «Abbiamo in mente un modello funzionante come quella della Toscana e non certo proprio delle peggiori esperienze in Italia. Su questo apriremo un sincero e grande dibattito pubblico», si leggeva a conclusione del testo. Un mese fa la Toscana ha deciso di ridurre le 16 Asl e aziende ospedaliere a sole tre cosiddette “Aree vaste”. L’operazione è stata applaudita da Renzi. Farà lo stesso l’Abruzzo? Si sa per esempio che al Pd non dispiacerebbe ridurre le Asl da quattro a due.L'AQUILA In attesa che si pronunci di nuovo la commissione di tecnici nominata dalla giunta regionale sulle chiusure dei punti nascita, sono diventate ufficiali le date di chiusura dei quattro punti nascita abruzzesi con meno di 500 parti e per questo considerati poco sicuri Si comincerà con Sulmona il prossimo 30 giugno a cui seguirà Ortona il giorno dopo, primo luglio; poi il primo ottobre Penne e infine Atri il 30 ottobre prossimo. Questo indipendentemente da quanto chiesto dalle due risoluzioni, una delle quali delle opposizioni (centrodestra e movimento cinque stelle) votato da quattro esponenti della maggioranza approvate dal consiglio regionale nella infuocata seduta di giovedì scorso. Il calendario definitivo è parte integrante dei piani presentati a Roma ed approvati dal tavolo con il Governo sul piano di rientro del deficit sanitario che si è svolto mercoledì scorso, il giorno prima del Consiglio, alla presenza dei tecnici del ministero della Salute, del commissario ad acta e presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, dell'assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, e del subcommissario, Giuseppe Zuccatelli. In quella riunione è stata avviata la fase di verifica per la fine del commissariamento nel prossimo autunno con il riconoscimento di una premialità di 31 milioni di euro.
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