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Pescara, 24/11/2024
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Data: 15/04/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Opposizioni, attacco a Cialente «Adesso basta, deve dimettersi». Dopo il caso dell’aeroporto il centrodestra incalza: «Vada via o la città si mobiliterà»

«Offriamo una uscita onorevole all'onorevole Cialente: vada a casa prima che la città si mobiliti contro di lui». L'opposizione di centrodestra al completo non si fa sfuggire la ghiotta occasione della chiusura ai voli commerciali dello Scalo dei Parchi per dichiarare che il vaso dei fallimenti della giunta Cialente è colmo. Sono i primi colpi di una lunga e difficile campagna elettorale che prende le mosse, tuttavia, da una situazione giudicata grave nell'ordinaria e nella straordinaria amministrazione.
L'elenco dei «peccati» della giunta Cialente parte dallo scalo aereo per passare attraverso il naufragio di Accord Phoenix e per approdare alla prospettiva di un bilancio comunale lacrime e sangue che prevede aumenti delle tasse per i cittadini (si pensi che la Tasi passerà dal 2 al 2,5). Giorgio De Matteis si è soffermato sul Ko tecnico dello Scalo dei Parchi, lasciando presagire una nuova indagine della Corte dei Conti. «Stiamo valutando se interessare la magistratura contabile -ha detto- visto che sono stati erogati dei fondi pubblici per un aeroporto che non ha funzionato e il rischio è che si continuino a sprecare soldi dei cittadini». Leggi fondi Fas. «Avrò un colloquio con il presidente D'Alfonso -ha aggiunto De Matteis- e prima ancora ho parlato con Franco Gabrielli, ex numero uno della Protezione civile, per valutare un progetto teso a convertire lo scalo come centro di Protezione civile. I fondi devono essere destinati a modifiche propedeutiche a questo progetto e non ad altro».
CANADAIR Corrado Ruggeri ha spiegato che «è necessario ampliare la pista da 26 a 30 metri per consentire ai Canadair di operare. È assurdo che l'unica opera necessaria non sia prevista dal progetto per i Fas». Per Ruggeri è opportuno «un ritorno al passato dello scalo, in quanto l'infrastruttura era già pienamente funzionante, e lo ha dimostrato il G8, ben prima che arrivasse la gestione Xpress. Questa società è venuta qui solo per realizzare un centro commerciale e gestire i fondi Fas, ormai il disegno è chiaro». Guido Liris ha invece messo ai raggi X la questione dell'insediamento di Accord Phoenix, ormai naufragato. «Lo avevamo detto ai lavoratori ex Finmek che rischiavano di essere illusi dalle chiacchiere del sindaco, ma non ci hanno dato ascolto». Terzo fallimento è il bilancio comunale: «L'assessore De Santis non sa dove mettere le mani -ha aggiunto Liris- Non ci sono i soldi della Protezione civile per la gestione del progetto case, il governo intanto non intende destinare al Comune i fondi delle minori entrate pari a 11 milioni di euro. La verità è che Cialente è incapace di interloquire con Roma».
COME TOGNAZZI «Quando e se arriverà Renzi in città gli mostreremo uno striscione con la sua foto insieme a quella di Tognazzi -ha sbottato ironico De Matteis- per dirgli che è il re della supercazzola». Unica via per Roberto Tinari Emanuele Imprudente & co è mandare a casa il sindaco e il Pd. «Mollate gli ormeggi, la città è stanca di essere presa in giro». Se ciò non dovesse accadere, l'opposizione sarebbe pronta a presentare una mozione di sfiducia? Guido Liris potrebbe lanciarsi nella campagna elettorale come candidato sindaco, ma il centro civico di Giorgio De Matteis sarebbe pronto a seguirlo?

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