PESCARA L’Abruzzo gioca le sue carte per poter attingere ai fondi pubblici per le infrastrutture e individua dieci opere regionali strategiche da accompagnare al piano di interventi sulla portualità (Pescara, Ortona, Vasto). Strade, ferrovie da realizzare e/o completare e quindi da inserire nel nuovo Documento pluriennale di pianificazione delle opere alle quali il governo intende dare carattere di priorità nell’ambito delle procedure ordinarie secondo le effettive esigenze delle Regioni. Una “sterzata” voluta dal nuovo ministro Graziano Delrio rispetto al passato, quando la programmazione assumeva carattere di straordinarietà e che di fatto cancella la “legge obiettivo” assumendo un profilo più basso e, sempre secondo gli intendimenti, più concreto. Quali sono le opere strategiche indicate dalla Regione? Per quanto riguarda le strade, viene chiesto il completamento della dorsale appeninica Rieti-L’Aquila-Navelli con la connessione allo svincolo autostradale di Bussi; ultimazione della Teramo-mare attraverso la realizzazione del IV lotto che consentirà il completamento della trasversale autostradale asse tirrenico appenninica ed il collegamento con l’Adriatico; collegamento della Loreto Aprutino-Penne; realizzazione della dorsale collinare pedemontana Marche-Abruzzo e Molise come percorso alternativo o complementare a quello costiero e con particolare riferimento alla viabilità della Val Fino; la Variante della statale 16 nel tratto di Vasto, Montesilvano-Silvi e Francavilla-Ortona; la Statale 652 Fondovalle Sangro (finanziamenti aggiuntivi a quelli già previsti dal decreto Sblocca Italia). Passando alla rete ferroviaria, l’Abruzzo ritiene indispensabile migliorare e velocizzare l’offerta sulla Pescara-Roma attraverso un sistema di interscambio con il servizio pullman alle porte di Roma. Inoltre: interventi per la velocizzazione sulla linea Pescara-Bologna; la realizzazione della variante di Pratola Peligna sul nodo ferroviario Pescara-Pratola-L’Aquila; l’ultimazione (1 Km) del nodo ferroviario di collegamento al porto di Vasto. A prima vista questi interventi comportano milioni di finanziamenti, ad esempio solo per le strade si calcola che sono circa 600 i milioni stimati (oltre quelli già in corso). «Basta al libro dei sogni», commenta il sottosegretario alla presidenza della Regione Camillo D’Alessandro, «non c’è più tempo di illudere gli abruzzesi quando l’ex amminiustrazione di centrodestra di Gianni Chiodi nel maggio 2009 fece arrivare l’ex presidente Silvio Berlusconi in Abruzzo per firmare un accordo quadro di 6 miliardi di euro dei quali posso garantire che neanche un euro è stato speso». Tuttavia proprio Forza Italia (il deputato Fabrizio di Stefano e i consiglieri regionali Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri) questa mattina denuncia l’assenza dell’ Abruzzo dalle trenta grandi opere strategiche nazionali. «Forza Italia non è evidentemente al corrente della nuova impostazione “ordinaria” data da Delrio alla programmazione e che condividiamo in pieno», precisa D’Alessandro, «noi vogliamo misurarci ed essere valutati dai cittadini, per i risultati che crediamo di raggiungere entro la fine del mandato».