LANCIANO. Sono stati tutti assolti, perché il fatto non sussiste, i tre imputati al processo per la presunta mega truffa allo Stato e alla Regione Abruzzo di carburante per autotrazione dei treni ai danni della Ferrovia Adriatico Sangritana per 680 mila euro, pari a 613.639 litri di gasolio.
La procura, che ha chiesto la condanna, accusava che c'erano stati fasulli "pieni" di nafta verificatisi dal 19 aprile del 2006 al 30 settembre 2010.
La sentenza del giudice Francesco Marino è stata emessa oggi a favore di due funzionari Sangritana, Luigi Di Diego, di Lanciano, e Giovanni Gaspani, di Vasto, e Nicola Melchiorre, di Gessopalena, legale rappresentante della Euroservice sas con cui ci sarebbe stato quattro anni di rapporto di compravendita tra la società di carburanti e i funzionari Sangritana addetti all'esecuzione dei contratti di acquisto e all'approvazione del documento di collaudo delle forniture di gasolio.
La procura parlava di fittizio rapporto tra le due società mediante la formazione di falsi documenti di trasporto e false fatture.
Secondo l’accusa i tre, in concorso, avrebbero indotto in errore la Sangritana spa, facendole pagare rifornimenti di carburante per 679.695,10 euro in realtà fittizi.
Nello specifico dovevano rispondere di falsità in scrittura privata e truffa: «Melchiorre quale legale rappresentate della “Euroservice s.a.s.», sosteneva l’accusa, «Di Diego e Gaspani come funzionari della Ferrovia Sangritana spa, nello specifico Di Diego quale responsabile del servizio preposto alla sottoscrizione/approvazione e collaudo delle forniture di carburante per autotrazione e Gaspani quale direttore dell’esecuzione del contratto di fornitura».
Insomma «artifici e raggiri», diceva ancora l’accusa, «consistiti nella costituzione di un fittizio rapporto contrattuale di compravendita di carburante per autotrazione tra le predette società mediante la formazione di falsi documenti di trasporto, di false fatture, mediante la falsa sottoscrizione/approvazione del documento di collaudo delle forniture di gasolio in realtà non eseguite».
In questo modo avrebbero indotto in errore la Ferrovia Adriatico Sangritana circa l’effettività del rapporto contrattuale in questione portandola a corrispondere alla “Euroservice” la somma di 679. 695,10 euro quale prezzo delle fittizie prestazioni».
La Guardia di finanza portò avanti le indagini partendo da accertamenti fiscali sulla società che la difesa è riuscita a smontare.