Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.934



Data: 17/04/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Sottosegretario in aula, rissa sfiorata. L’opposizione contesta il mancato confronto con la delegata del governo De Micheli che lascia la seduta straordinaria

L’AQUILA Si sarebbe dovuto parlare di ricostruzione, o meglio della bozza di legge a cui da mesi si sta lavorando. Invece le cose hanno preso ben presto un’altra piega e il consiglio comunale straordinario, presente la sottosegretaria Paola De Micheli, è finito in una bolgia. A scatenare la bagarre in aula è stata proprio la sottosegretaria che, dopo aver preso la parola per una manciata di minuti per ribadire sostanzialmente l’impegno del governo sull’Aquila, è andata via senza concedere nulla ai consiglieri che in tanti si erano prenotati per parlare. Via di corsa, perché attesa a un incontro convocato dal vicepresidente della Regione Giovanni Lolli con imprenditori e associazioni di categoria. Due appuntamenti in agenda alla stessa ora, ma quell’uscita di scena repentina ha scatenato la reazione durissima dell’opposizione e lasciato sbigottiti anche molti dei consiglieri di maggioranza. In aula è esplosa la protesta. Dai banchi del centrodestra hanno cominciato a gridare: «Vergogna, vergogna!» all’indirizzo del sindaco Massimo Cialente e della sua maggioranza. Uno slogan dietro l’altro e anche qualche insulto, con il presidente del consiglio Carlo Benedetti, già contestato in apertura dei lavori, costretto a sospendere per una trentina di minuti la seduta. Una convocazione in realtà preceduta già da polemiche roventi a causa dell’invio ai consiglieri, secondo quanto denunciato dal centrodestra, di versioni fin troppo vecchie della bozza di legge sulla ricostruzione. Una presa in giro per Guido Quintino Liris (Fi) e Giorgio De Matteis (L’Aquila città aperta), «l’ennesimo sgarbo nei confronti del consiglio comunale». Ieri, dopo neppure un quarto d’ora dall’inizio dei lavori, le prime schermaglie con l’uscita dall’aula di alcuni consiglieri di minoranza (con Liris e De Matteis anche Luigi D’Eramo, Alessandro Piccinini, Roberto Tinari, Emanuele Imprudente e Angelo Mancini). Una protesta andata in scena davanti ai coordinatori dei due Uffici speciali per la ricostruzione Raniero Fabrizi e Paolo Esposito, alla senatrice Stefania Pezzopane, al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e naturalmente alla sottosegretaria De Micheli. Qualche intervento, tra cui quello di Benedetti, che ha lanciato la proposta di un Ufficio speciale anche per la ricostruzione delle frazioni, e di Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila) che ha accusato il governo Renzi di avere, per la prima volta in sei anni, disertato la fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma. Poi a chiedere la parola è stata la sottosegretaria che – rivolta ai consiglieri di opposizione rientrati nel frattempo in aula – ha dichiarato «di accettare tutte le critiche, ma non quella di trascuratezza nei confronti dell’Aquila e del cratere. La ricostruzione è la cosa più importante che farò nella vita dunque l’ultima delle critiche che accetto è la trascuratezza. Altre sono disponibile ad ascoltarle. Nel cuore e nella testa del governo è molto forte il rispetto per il dramma che avete vissuto». Sull’iter legislativo, De Micheli ha aggiunto che «nel giro di qualche giorno si arriverà a una serie di norme utili per migliorare la modalità con la quale è in corso la ricostruzione. I soldi ci sono», ha ribadito, «ed è cosa scritta nella legge di Stabilità». Quindi l’apertura rispetto alla richiesta di personale aggiuntivo e la promessa di venire all’Aquila almeno una volta al mese, per poi chiudere il suo breve intervento assicurando l’esame delle proposte arrivate «che dovranno rispondere ai criteri dell’accelerazione, della trasparenza e del rafforzamento del modello di governance. Entro l’estate istruiremo la legge e l’obiettivo sarà quello di trasformare il cantiere L’Aquila in un successo per il governo e soprattutto per gli aquilani. È una sfida che vogliamo vincere». Fine dell’intervento e inizio della bagarre scatenata dall’uscita dall’aula della sottosegretaria a cui i consiglieri Daniele Ferella e Adriano Durante hanno fatto appena in tempo a consegnare alcuni emendamenti. Allo sbigottimento iniziale sono seguite le urla dei consiglieri d’opposizione e i commenti al vetriolo arrivati anche dai banchi della maggioranza. Il sindaco Cialente ha tentato una difesa d’ufficio. «Era qui per un saluto ma sarebbe stato meglio, considerati i suoi appuntamenti, farla venire in un altro momento». Ci sono volute un paio di ore per ritornare a un clima meno rovente con la senatrice Pezzopane a spiegare, «al di là dei contenuti della bozza di legge ancora in costruzione», che «è necessario essere più sereni e rispettosi del lavoro che si sta facendo per L’Aquila».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it