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Data: 17/04/2015
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Legge ricostruzione: la De Micheli fugge dal consiglio dopo un'ora, caos

L'AQUILA - Si scatena la polemica al Consiglio comunale dell'Aquila dopo la fuga del sottosegretario Paola De Micheli dopo poco meno di un'ora di seduta straordinaria aperta per discutere della bozza di nuova legge sulla ricostruzione.

Un'assise convocata per discutere sulla nuova proposta di legge sulla ricostruzione e preceduta da molte polemiche per la diffusione di versioni arretrate della legge diffuse ai consiglieri rispetto a quelle più aggiornate delle associazioni di categoria e stakeholder.

Solo pochi minuti dopo aver dichiarato nel suo intervento "accetto tutte le critiche ma non quella di trascuratezza", e dopo aver ascoltato giusto un paio di interventi dei consiglieri, la De Micheli è andata via per un incontro con le associazioni di categoria e imprenditori convocato alla Regione Abruzzo dal vice presidente della Giunta, Giovanni Lolli.

L'episodio ha causato la protesta veemente dei consiglieri di opposizione, scatenati quelli di centrodestra che hanno gridato "Vergogna vergogna!", su tutti Guido Liris e Roberto Tinari di Forza Italia mentre anche Vincenzo Vittorini del gruppo Appello per L'Aquila che vogliamo ha alzato fortemente i toni contro la maggioranza, la Giunta e il sindaco, Massimo Cialente.

Quest'ultimo ha ammesso tra i denti, nel corso della bagarre, "il sottosegretario voleva dare un saluto, ma forse sarebbe stato meglio non farla venire", in relazione all'impossibilità logistica di farle ascoltare le decine di interventi dei consiglieri che si erano iscritti a parlare.

Mentre raggiungeva l'auto, sollecitata da AbruzzoWeb sul perché gli imprenditori abbiano avuto una versione più aggiornata della proposta di legge, la De Micheli ha rifiutato di fornire ogni spiegazione come si vede anche nel video della fuga.

La De Micheli ha mandato poi una nota a freddo in cui ha dato un indizio su come era stata organizzata la cosa: “Oggi, per il tempo che era stato concordato con gli amministratori locali, ho assistito ai lavori e sono intervenuta davanti al Consiglio comunale dell'Aquila”, ha scritto, confermando quel “non organizzo mica io!” affermato frettolosamente a questo giornale.

"A maggio arriveremo a un'altra delibera, siamo nelle condizioni programmatiche di costruire la delibera Cipe sulla ricostruzione pubblica. Lì sarà possibile riuscire a dare una risposta al programma del Comune e Usra sulla richiesta di personale aggiuntivo": questa invece l'unica vera notizia fornita dalla De Micheli nel suo intervento prima di andare via.

"I soldi ci sono, non è un annuncio, è legge di stabilità mentre il Cipe ha stanziato 1,2 miliardi che potranno attivare il tiraggio dopo le verifiche della Corte dei conti", aveva aggiunto, mentre il consigliere forzista Roberto Tinari polemizzava "All'Aquila non ci sono", in riferimento alla mancanza di cassa ovvero di soldi liquidi sui conti dall'estate 2014 a oggi.

All’inizio della seduta il Consiglio ha provveduto alla surroga del consigliere Maurizio Capri, dimissionario dopo aver assunto la delega di assessore, e alla contestuale convalida del consigliere Alessandro Mucciante, il più giovane consigliere, 26 anni, che aderirà al gruppo del Partito democratico.

Alla seduta erano presenti anche la senatrice Stefania Pezzopane, scura in volto, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, i direttori degli uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila (Usra), Raniero Fabrizi, e del cratere (Usrc), Paolo Esposito.

In aula era presente un folto pubblico composto da lavoratori nelle graduatorie del "concorsone", che dovrebbero essere considerati nel testo di legge, e in generale di precari della ricostruzione che dovrebbero trovare stabilizzazione, molti dei quali rimasti basiti dalla toccata e fuga e dalla successiva gazzarra.
LA PROTESTA CONTRO DE MICHELI E BENEDETTI

Molti consiglieri hanno rumoreggiato e urlato la loro rabbia anche contro il presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, reo secondo loro di aver organizzato una seduta "a tempo".

"È stata solo mezz'ora qui in Consiglio comunale, non abbiamo potuto esprimere le nostre ragioni - ha spiegato il capogruppo di Forza Italia, Guido Liris - Ha trascurato il Consiglio comunale per fare incontri privati nel corso del pomeriggio".

Liris stava tra l'altro intervenendo proprio quando la parlamentare si è alzata e lui l'ha apostrofata, "Spero che non stia andando via!", aprendo le danze alla contestazione. Più svelti di tutti, i consiglieri Daniele Ferella dell'opposizione e Adriano Durante della maggioranza sono riusciti a consegnarle delle note scritte.

Alessandro Piccinini, capogruppo del Nuovo centro destra, ha sottolineato il fatto che "era una seduta preparata, tant'è vero che l'ultimo intervento è stato quello del capogruppo del Pd, Stefano Palumbo, e il sottosegretario è andato via proprio mentre prendeva la parola Liris".

La contestazione è stata caratterizzata anche da slogan del tipo "Liberate la città" e "Basta con gli incontri con i poteri forti". In riferimento al presidente Benedetti, i consiglieri hanno sottolineato che "in 20 anni di politica non ha imparato nulla" e che "la maggioranza di centrosinistra è supina al governo".
GLI INTERVENTI PRIMA DEL CAOS

BENEDETTI: "UN TERZO UFFICIO SPECIALE SULLE FRAZIONI"

"La ricostruzione procede a due velocità e in tal senso faccio una proposta, quella di costituire un terzo ufficio speciale dedicato esclusivamente alla ricostruzione delle frazioni".

Questa è stata la proposta del presidente del Consiglio comunale dell'Aquila, Carlo Benedetti, in apertura della seduta straordinaria e aperta dell'assemblea civica.

“Le frazioni registrano un preoccupante ritardo nella ricostruzione e nello stesso esame delle pratiche e dei progetti - ha proseguito Benedetti - Una situazione che, a sei anni dal sisma, non è più tollerabile”.

“Occorre, pertanto, istituire un ufficio ad hoc, in grado di dare risposte ai cittadini e di avviare celermente l’istruttoria delle pratiche - ha detto ancora - Un ufficio che dovrà essere dotato di personale proprio e di strumenti idonei”.

“Bisogna garantire una quota parte degli interventi per la ricostruzione alle ditte e agli artigiani locali - ha concluso Benedetti - In quello che è il cantiere più grande d’Europa è inconcepibile e inaccettabile che via sia un aumento esponenziale delle ore di cassa integrazione nel comparto dell’edilizia”.

LE POLEMICHE SULLE VARIE BOZZE

Sulle varie versioni ha polemizzato il consigliere Giorgio De Matteis del gruppo L'Aquila città aperti. "Non sappiamo più quante sono le bozze che circolano e su quale dovremmo discutere, non vogliamo fare la figura degli scolaretti".

Su questo il presidente Benedetti ha chiarito: "È ufficiale quella trasmessa dal Senato" che, però, non è quella più aggiornata.

Sull'argomento si sono espressi polemicamente anche gli altri consiglieri comunali intervenuti, Ettore Di Cesare (Appello per L'Aquila che vogliamo), Angelo Mancini (Idv-L'Aquila Oggi) e il consigliere di maggioranza Giustino Masciocco, (capogruppo di Sinistra ecologia libertà), il quale ha sottolineato che è stata recapitata ai consiglieri comunali la bozza vecchia, ossia la versione solo leggermente modificata rispetto a quella della scorsa estate stilata dall'allora sottosegretario all'Economia con delega alla Ricostruzione, l'abruzzese Giovanni Legnini, eletto poi vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, con la proposta di legge rimasta ferma fino a oggi.

"Vogliamo sapere qual è la situazione perché a noi è stata consegnata la vecchia versione, mentre la maggioranza ha avuto la possibilità in questi giorni di integrarla a nostra insaputa", ha detto ancora De Matteis, ex vicepresidente del Consiglio regionale, in riferimento ai testi anticipati in esclusiva da AbruzzoWeb.

Dopo che la parola è stata nuovamente concessa a un consigliere, Stefano Palumbo del Pd, per parlare dell'ordine dei lavori invece che al sottosegretario, l'aula è stata abbandonata polemicamente dai consiglieri di centrodestra Roberto Tinari, Alessandro Piccinini, Guido Liris, Luigi D'Eramo, Giorgio De Matteis e Angelo Mancini quest'ultimo dell'Italia dei valori-L'Aquila oggi. I consiglieri sono rientrati poi per ascoltare l'intervento della De Micheli.

DE MICHELI: A MAGGIO DELIBERA CIPE SU RICOSTRUZIONE PUBBLICA

"A maggio arriveremo a un'altra delibera, siamo nelle condizioni programmatiche di costruire la delibera Cipe sulla ricostruzione pubblica. Lì sarà possibile riuscire a dare una risposta al programma del Comune e Usra sulla richiesta di personale aggiuntivo".

Questo l'annuncio del sottosegretario De Micheli nel suo intervento in Consiglio.

“Da quando nel novembre scorso ho assunto questo ruolo che mi onoro di portare avanti, sono state centinaia le richieste di incontro e i contributi che ho ricevuto. Per questo abbiamo organizzato un confronto con il Consiglio comunale”.

Così ha proseguito per spiegare la propria posizione e anche per rispondere alle critiche di alcuni consiglieri sia di minoranza che di maggioranza legate all’impossibilità di non poter discutere in tempo sulla proposta di legge per la ricostruzione.

“Ho ereditato una serie di proposte non ancora istituzionalizzate che arrivano da amministratori ma anche da tante associazioni, insomma dalla comunità aquilana e tutte sono tese ad accelerare il processo di ricostruzione”, ha continuato e in riferimento alle critiche del consigliere Di Cesare ha specificato che “il processo della legge sarà uguale a tutti gli altri”.

“Entro l’estate dobbiamo chiudere le questioni, ancora sul tappeto, legate alle regole, alle norme, alla trasparenza, alla governance, per mettere a regime il percorso innovativo preparato dai miei predecessori”, ha aggiunto ancora.

“Se riusciremo a concentrarci e a raggiungere questo obiettivo, con i fondi a disposizione già certi, la ricostruzione sarà più efficace”, ha continuato, ribadendo poi di essere “disponibile a incontrare le imprese e tutti gli attori della ricostruzione e di tornare all’Aquila una volta al mese e anche più volte”.

“Sono disponibile ad accettare tutte le critiche, ma non quelle sulla trascuratezza - ha detto - Quando ho accettato l’incarico l’ho fatto sapendo che era la cosa più importante che farò nella vita. Il mio impegno è essere qui una volta al mese, ricordo che una settimana dopo il sisma io ero qui con l’Anci”.

“Questa è una sfida per tutto il Paese. C’è ora più consapevolezza. Ma un obiettivo per essere perseguito ha bisogno di condivisione nel governo - ha concluso - Nella legge sulla ricostruzione dovranno essere previsti accelerazione dei tempi, ricostruzione che sia un’esperienza modello, rafforzamento dei modelli di governance. Questo è il cantiere più grande d’Europa, il processo sarà coerente con il quadro normativo generale”.

IN MATTINATA DUE ORE DI VERTICE CON PETROCCHI

“L’unico obiettivo mio e del governo resta quello di vincere la sfida della ricostruzione dell’Aquila e dell’Abruzzo nel più breve tempo possibile. Saranno i fatti a giudicare il nostro operato”.

Così il sottosegretario all’Economia con delega alla Ricostruzione Paola De Micheli, in una nota al termine della lunga visita all’Aquila.

La De Micheli è arrivata stamani in città tanto che, alle 9.15, era già a colloquio con l’arcivescovo metropolita del capoluogo, monsignor Giuseppe Petrocchi, nella sua abitazione privata per una riunione durata 2 ore alla presenza dei tecnici della Curia, finalizzata a sbloccare l’impasse nella ricostruzione di alcune chiese, tra cui il Duomo, facenti parte di aggregati privati.

La De Micheli ha incontrato le forze produttive in una riunione, nel pomeriggio, alla presenza del vice presidente della Giunta regionale con delega alle Attività produttive, l’aquilano Giovanni Lolli, ex sottosegretario e parlamentare del Pd.

“Sin dal primo giorno in cui ho assunto la delega - ha continuato la De Micheli - ci siamo ispirati al principio della totale disponibilità nei confronti dell’Aquila e degli abitanti colpiti dal sisma. Per questo nel corso della giornata ho anche incontrato gli amministratori della Regione, il coordinamento dei sindaci del cratere, gli uffici tecnici, i rappresentanti della Curia, dell’università, delle categorie economiche e sindacali”.

La De Micheli ha sottolineato che “il governo sta promuovendo uno sforzo senza precedenti per la ricostruzione dei territori dell’Abruzzo colpiti dal sisma di 6 anni fa: con oltre 5 miliardi di euro di stanziamenti complessivi, quasi 1 miliardo 300 milioni resi disponibili per la ricostruzione, lo sblocco dei pagamenti, la nomina dei dirigenti degli uffici operativi, l’approvazione delle norme sui bilanci dei comuni, e molto altro ancora”.

In relazione ai lavori del Consiglio comunale caratterizzati dalla contestazioni delle opposizioni nei suoi confronti, la De Micheli ha spiegato che “oggi, per il tempo che era stato concordato con gli amministratori locali, ho assistito ai lavori e sono intervenuta davanti al consiglio comunale de L’Aquila, in merito alla bozza di legge per la ricostruzione. Come ho dichiarato in aula - ha concluso - i temi sui quali abbiamo raccolto tanti contributi riguardano alcuni obiettivi precisi: velocizzare ulteriormente le procedure, il massimo della trasparenza nell’assegnazione delle risorse, e il potenziamento degli uffici per la ricostruzione”.
LE REAZIONI

RIFONDAZIONE: "COMPORTAMENTO VERGOGNOSO"

“Durante il Consiglio comunale odierno sulla ricostruzione, momento atteso da anni al quale assistevano centinaia di cittadini, il sottosegretario De Micheli ha ritenuto di dover abbandonare la seduta dopo solo mezz’ora per recarsi ad un convegno dei costruttori, senza aver ascoltato i consiglieri, ma essendosi solo incensata e autocompiaciuta per il lavoro che sua detta starebbe svolgendo il governo Renzi, ma di cui non abbiamo alcun riscontro”.

Così gli esponenti di Rifondazione comunista Enrico Perilli, capogruppo in Consiglio comunale, Francesco Marola, segretario provinciale, e Goffredo Juchich, segretario comunale, che parlano di “vergognoso comportamento” e aprono la crisi con il Pd locale.

“Siamo ormai ben consapevoli che per il governo Renzi la priorità è il rapporto con i poteri economici piuttosto che con le istituzioni democratiche, ma una tale mancanza di rispetto nei confronti dell’Istituzione del consiglio comunale finora nessuno l’aveva mai avuta”, accusano gli esponenti comunisti.

“L’intervento del sottosegretario è consistito in una passerella piena di vaghe promesse, per l’ennesima volta il governo ha perso l’occasione di ascoltare i problemi reali della città - aggiungono - Ciò pone un problema politico ormai ineludibile, da affrontare prima di tutto con il Partito democratico locale, che non può più appellarsi alla differenza tra il livello nazionale e locale essendo il proprio segretario nazionale il presidente del Consiglio. Ne va del futuro e della dignità della città”.

APPELLO PER L'AQUILA CHE VOGLIAMO: "SCHIAFFO ALLA CITTA' PER I COSTRUTTORI"

“Si è preferito un confronto con i poteri economici piuttosto che con i consiglieri comunali che rappresentano tutti, poveri e ricchi”. E ancora: “ll Consiglio comunale di oggi è stata la cartina di tornasole dei veri interessi che ruotano intorno alla ricostruzione. La sottosegretaria De Micheli è stata presente un'oretta, dopo mesi di attesa, e poi è scappata via dando uno schiaffo a tutta la città”.

Questa la dura posizione espressa dai movimenti civici aquilani Appello per L’Aquila e L’Aquila che vogliamo, rappresentati in Consiglio da Ettore Di Cesare e Vincenzo Vittorini.

“Una vera e propria vergogna, una mancanza di rispetto unica, dopo quella dell'assenza all'ultima fiaccolata, che nessun altro Governo aveva finora compiuto - sbottano nella legge - La sottosegretaria del Pd aveva già programmato un altro incontro nella sede della Regione con alcuni rappresentati delle attività produttive, in primis i costruttori”.

Secondo i civici, “evidentemente le nuove norme non devono essere discusse con i cittadini, ma solo con chi conta davvero, con chi muove soldi e risorse e di cui vanno garantiti gli interessi. Un processo di formazione della legge totalmente opposto alla trasparenza e alla partecipazione”.

“Oggi la città è stata spaccata in due per opera del Partito democratico con una passerella di un'oretta in Consiglio comunale, poi le cose serie si vanno a discutere in Regione con D'Alfonso, Lolli e gli imprenditori: ci sono da tutelare interessi economici e non solo aquilani”, l’altra dura accusa.

“Dei cittadini ‘normali’, quelli senza voce che ogni giorno vivono le difficoltà della ricostruzione, non importa nulla a nessuno”, concludono.

DANIELE (UDC): "MOZIONE BIPARTISAN, DEVE TORNARE"

“Abbiamo presentato un ordine del giorno-mozione per stigmatizzare l’atteggiamento del sottosegretario che ha abbandonato il Consiglio comunale e per chiedere un nuovo Consiglio alla presenza della De Micheli. Il documento è stato firmato dalla maggioranza escluso il Pd, ma non è stato votato perché i democrat hanno fatto mancare il numero legale”.

Così il capogruppo del monogruppo dell’Unione di centro, Raffaele Daniele, sull’epilogo della seduta straordinaria del Consiglio comunale dell’Aquila sulla legge sulla ricostruzione che, dopo la pausa per la contestazione al sottosegretario all’Economia con delega alla ricostruzione Paola De Micheli, è continuata fino a sera, quando si è conclusa per mancanza del numero legale.

Il documento, come riferisce Daniele, è stato sottoscritto dai partiti di maggioranbza Italia dei valori, Alleanza per l’Italia, Cattolici democratici, Rifondazione comunista e Sinistra ecologia libertà, oltre che dalle opposizioni.

“Il comportamento del sottosegretario è stato molto grave - ha continuato Daniele - Ci ha delusi anche il Pd, che è stato clemente con la De Micheli mentre ha riservato un trattamento diverso a sottosegretari non del loro partito”.

Durante la discussione, comunque, sono state fatte alcune proposte da inserire nella bozza della legge sulla ricostruzione; a tale proposito, la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, che ha partecipato ai lavori, intervenendo in conclusione, ha sottolineato che i contributi verranno presentati in parlamento e quindi verranno presi in considerazione nella stesura della bozza definitiva.

La Pezzopane ha ribadito che ai consiglieri è stata presentata l’unica bozza di legge esistente.

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