Neanche 60 minuti in Aula, il tempo di ascoltare qualche intervento dei consiglieri, ed esternare le proprie considerazioni, per poi dileguarsi in tutta fretta per incontrare gli imprenditori in Regione. La fugace apparizione della sottosegretaria alla Ricostruzione, Paola De Micheli, in occasione del consiglio comunale straordinario sulla nuova legge per la ricostruzione, ha fatto imbufalire le opposizioni che hanno creato una grande bagarre in aula tanto da costringere il presidente del Consiglio, Carlo Benedetti a sospendere i lavori. Confusione in aula, caos nella organizzazione dei lavori e soprattutto nel contenuto delle legge delle quale circolano diverse bozze.
EMERGENZA IN COMUNE
Sulla emergenza personale la De Micheli ha spiegato che nella legge non sarà inserita la norma sulla possibilità di integrare le forze; le risorse saranno, invece, individuate nella delibera Cipe di maggio, che avrà i fondi per la ricostruzione pubblica. Sulla questione dei precari è stato presentato un ordine del giorno per la dotazione di un piano di stabilizzazione delle unità a termine del Comune chiedendo le risorse la governo. Senza entrare nel merito degli articoli della proposta di legge, la De Micheli ha annunciato che entro «i soldi per la ricostruzione ci sono ed entro 10 giorni sarà decisa la modalità di presentazione. Tutte le proposte dovranno essere funzionali a tre criteri: accelerazione, trasparenza e rafforzamento della governance. «L'incarico alla ricostruzione sarà la cosa più importante della mia vita - ha detto con un pizzico di romanticismo - L'Aquila è una sfida per tutto il Paese, siamo messi nelle condizioni di farcela». In apertura dei lavori c'è stata la surroga di Maurizio Capri che ha assunto l'incarico di assessore e l'ingresso del consigliere Alessandro Mucciante (Pd). A rompere il ghiaccio, prima che la situazione precipitasse, è stato il presidente del consiglio comunale, Carlo Benedetti che ha proposto l'istituzione di un ufficio dedicato alle frazioni. Giustino Masciocco ha invece chiesto che nella legge sia stabilito il ruolo degli uffici speciali e del comune dell'Aquila. Dopo l'imbarazzo e l'ira della opposizione i lavori sono ripresi a fatica in assenza del sottosegretario.
IL MISTERO DEI DOCUMENTI
C'erano però la senatrice Stefania Pezzopane i due titolari degli uffici speciali. Sullo sfondo tuttavia il giallo delle tre bozze della legge circolate negli ultimi giorni. È stato un susseguirsi di interventi contro il consiglio «farsa», i 12 minuti di intervento della De Micheli, e la bagarre, forse voluta proprio dalla maggioranza per far naufragare il consiglio voluto dall'opposizione (Ettore Di Cesare e altri componenti dell'opposizione). Guido Liris ha criticato l'articolo teso ad annullare in maniera retrodatata il rapporto fra il privato e l'impresa, imponendo la scelta fra cinque proposte. A stigmatizzare l'atteggiamento del sottosegretario sono stati anche alcuni esponenti della maggioranza, fra cui Enrico Perilli e Giuliano Di Nicola. «Se entro le 21 non giungeranno le scuse del sottosegretario - ha tuonato Luigi D'Eramo - che ha schiaffeggiato questo consiglio comunale, noi chiederemo le sue dimissioni». L'assessore Di Stefano ha promesso che un altro consiglio potrà essere dedicato al tema con la presenza della sottosegretaria. La senatrice Stefania Pezzopane ha ricostruito l'iter della bozza "in progress" spiegando che la filosofia del consiglio era accogliere contributi, non presentare bozze. Un cenno ai parenti delle vittime equiparate a morti per criminalità e terrirismo. «Se vuole anche il consiglio può presentare una proposta organica». In questo senso è andata la proposta del presidente Benedetti: «la conferenza dei capigruppo raccoglierà tutti gli spunti del consiglio per preparare un a proposta organica».