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Pescara, 24/11/2024
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Data: 18/04/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sevel, il bonus agli operai fa felici Cisl e Uil «Qui mai viste certe cifre». Fiom: «Vincolare la paga all’inflazione e non alle performance». Fca, l’annuncio di Marchionne e le reazioni in Val di Sangro

LANCIANO La svolta di Fiat Chrysler, sui premi legati alla produttività aziendale e all'andamento del marchio sul mercato, non poteva non essere l'argomento più gettonato alla Sevel di Val di Sangro. Anche la fabbrica del Ducato, la più grande d'Abruzzo con 6.100 dipendenti diretti, rientra infatti nel piano annunciato da Amsterdam dall'ad di Fca, Sergio Marchionne. Tra i lavoratori, il giudizio è complessivamente positivo, ma non mancano commenti negativi, soprattutto da parte di esponenti della Fiom. Le procedure sono ancora da scrivere, ma in sintesi la svolta sui salari della Fca punta su un piano 2015-2018 e si basa su tre bonus: uno base, dai 350 ai 400 euro, erogato a prescindere dai risultati; un secondo legato alla produttività dei singoli stabilimenti con un valore medio del 5% del salario base e che può arrivare al 7.2%; un terzo fa riferimento ai risultati economici per l'area Emea. Mediamente in un anno un operaio può arrivare a un bonus di 1.400 euro dal 2015 al 2017 e nel 2018 fino a 2.800 euro.
LE PRIME REAZIONI
Noi come Fim-Cisl - dice il segretario regionale Domenico Bologna - siamo più che soddisfatti. Personalmente non ho mai visto premi così elevati. Basti dire che in caso di massime performance il bonus potrà arrivare fino a 10.700 euro nei quattro anni e che il costo per il gruppo automobilistico sarà di circa 600 milioni di euro. Proprio oggi (ieri per chi legge), sono stato a Torino per un incontro tra i sindacati e il Gruppo Fiat per cominciare a scrivere le regole, altri due incontri ci saranno a maggio: il clima è buono, si può fare un buon accordo. Chi si è battuto e continua a battersi, per motivi ideologici, contro il nuovo contratto Fiat dovrebbe riflettere».
GLI ASPETTI CRITICI

Su posizioni contrarie la Fiom. «Noi - sottolinea il segretario provinciale Labbrozzi - diamo un giudizio negativo. Il salario, infatti, andrebbe legato all'inflazione, al suo potere di acquisto, insomma al rapporto bustapaga-costo della vita, come ai carichi di lavori e non alle performance di mercato. E poi, a chi si danno questi premi: per esempio, si continuerà ad escludere chi fa assenze per malattia?». «E' un nuovo modo di gestire i salari - commenta Nicola. Manzi, segretario provinciale della Uilm -, credo che tutto dipenderà dalle modalità di regolamentazione. Di certo, comunque, per la Sevel, la notizia è positiva».

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